Ronaldinho arrestato di nuovo in Paraguay: stavolta l’accusa è di riciclaggio
Non sono finiti i guai per Ronaldinho: l’ex calciatore tra le altre di Barcellona e Milan, dopo essere stato arrestato qualche giorno fa in Paraguay per essere entrato nel Paese con un passaporto falso, è stato nuovamente fermato prima del rientro in Brasile e stavolta l’accusa è ben più grave, visto che si parla di riciclaggio di denaro. L’ex attaccante brasiliano era ancora in compagnia del fratello ed ex agente, Roberto de Assis. I due sono nuovamente in stato di fermo preventivo in un hotel di Asuncion: a dare la notizia il quotidiano ABC Color.
A emettere il provvedimento cautelare nei confronti dell’ex campione e del fratello è stato il giudice Mirko Valinotti, che ha anche negato loro la possibilità di liberarsi dal processo in cambio della loro collaborazione. Non si conoscono maggiori dettagli sulla storia di presunto riciclaggio di denaro in cui è coinvolto Ronaldinho: il procuratore generale Sandra Quinonez avrà ora dieci giorni di tempo per ratificare o negare la richiesta dei pubblici ministeri di liberare l’atleta e il fratello dopo la loro collaborazione con la giustizia.
Il viaggio in Paraguay del vincitore del Pallone d’Oro nel 2005, recatosi ad Asuncion per presentare un programma di assistenza sanitaria per bambini accessibile gratuitamente oltre che il suo libro “Genius of Life”, si conferma dunque una vera e propria avventura. Ronaldinho e il fratello hanno anche ricevuto la visita del loro avvocato difensore, Alcides Cáceres Ibarra, che al termine del colloquio non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.
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