Paul Pogba è stato squalificato 4 anni per doping. La richiesta della Procura antidoping è stata accolta e ora il centrocampista della Juventus, 31 anni quest’anno, risultato positivo al testosterone dopo Udinese-Juventus del 20 agosto, rischia di vedere la sua carriera finita. La sentenza potrà essere impugnata dai legali del giocatore al Tas di Losanna. Se la sentenza verrà confermata, Pogba non potrà tornare in campo prima del 2027.
“Sono stato informato oggi della decisione del Tribunale Nazionale Antidoping e ritengo che il verdetto sia sbagliato – ha detto il calciatore tramite i suoi social -. Sono triste, scioccato e con il cuore spezzato perché tutto ciò che ho costruito nella mia carriera da professionista mi è stato portato via. Quando sarò libero dalle restrizioni legali chiarirò l’intera vicenda, ma non ho mai assunto consapevolmente o deliberatamente alcun integratore che violi le norme antidoping. Come atleta professionista non farei mai nulla per migliorare le mie prestazioni utilizzando sostanze vietate e non ho mai mancato di rispetto o imbrogliato i calciatori e i tifosi di nessuna delle squadre con cui ho giocato o che ho affrontato. In conseguenza della decisione annunciata oggi presenterò ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport”.
Dopo la positività, il francese aveva ammesso di aver preso un’integratore su consiglio di un medico di Miami. “Ho preso questo integratore – disse il giocatore – sulla cui confezione c’era proprio l’avvertimento per doping”. Dopo una prima stagione in cui era rimasto fermo per infortunio, il centrocampista rischia di non rientrare mai in campo con la maglia della Juventus, nella quale era tornato dopo aver concluso il contratto con il Manchester United. Ora, con la squalifica superiore ai 6 mesi, i bianconeri sono nelle condizioni di rescindere il contratto: valutazione che sarà comunque fatta insieme all’entourage del calciatore.