L’ex arbitro Collina: calcio, basket, politica e Giorgia Meloni
Il grande ex arbitro italiano, Pierluigi Collina, è intervenuto ai microfoni del programma di Rai Radio 1, Un Giorno da Pecora. Il presidente della Commissione Arbitri della Fifa, si è raccontato parlando di calcio, della finale di Coppa Italia in programma domani e di politica. “Fischio ancora? Sono riuscito a dare il mio contributo ad un po’ di partite di beneficenza, finché la mia schiena ha tenuto. Ora sono diventate complicate anche quelle… ogni tanto sogno di riavvolgere il nastro e tornare in campo, ma il sogno resterà tale”.
“Quando vedo le partite per deformazione professionale guardo sempre l’arbitro. Anche se quando mi voglio divertire seguo soprattutto il basket, nel calcio sono troppo coinvolto, mi immedesimo molto”, ha spiegato il fischietto, bolognese, tifoso della Fortitudo.
“Durante il lockdown ho rivisto qualche partita, in particolare la finale della Coppa del Mondo che ho arbitrato io. In quella partita più errori o cose fatte bene? Assolutamente tutte cose fatte bene”, ha scherzato Collina.
Cosa ne pensa dell’insulto “arbitro cornuto”? Hanno chiesto i conduttori. “E’ una cosa stupida: dovessi offendere una persona, userei altri termini. L’arbitro deve essere “democristiano”? No, perché? Deve avere il coraggio di prendere decisioni anche quando non è facile. Io decidevo, è ciò che si aspetta il calcio da quel ruolo”. Domani sera la finale di Coppa Italia tra Juventus e Napoli: “Per chi tifo? Per l’arbitro…”.
Poi il discorso è virato sulla politica, di cui ha parlato anche lo scorso febbraio in un’altra intervista in cui Collina ha svelato per chi vota: “Se mi hanno chiesto di candidarmi? No, ho ricevuto un paio di proposte per fare il sindaco ma non è il mio lavoro”. Si è detto che una proposta le arrivò da Silvio Berlusconi… “Assolutamente no”. Ci vorrebbe il Var in politica? “Può essere utile perché aiuta a evitare errori – ha risposto Collina -. Se sono un estimatore di Giorgia Meloni? Lo confermo, sì, mi piace, la ritengo un’ottima politica e leader di partito. Lei meglio di Conte? Non spetta a me valutarla, credo però sia molto preparata, come confermano i numeri che ha raggiunto”. Infine una battuta su quale politico farebbe bene nel ruolo di arbitro: “Mi fece grande piacere quando, appena eletto, Mattarella si identificò nel ruolo dell’arbitro di calcio in quanto super partes. Fu molto bello”.