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Pallanuoto, clamorosa protesta del Settebello: l’Italia volta le spalle agli arbitri durante gli inni

Credit: X
Di Giovanni Macchi
Pubblicato il 9 Ago. 2024 alle 15:17 Aggiornato il 9 Ago. 2024 alle 15:20

Clamorosa protesta della Nazionale italiana maschile di pallanuoto contro gli arbitri delle Olimpiadi. Oggi, venerdì 9 agosto, durante il momento degli inni nazionali prima del match contro la Spagna, il Settebello ha voltato le spalle ai direttori di gara.

Non solo: al primo pallone conquistato, il commissario tecnico Sandro Campagna ha chiamato il timeout e l’attaccante Francesco Condemi si è autoespulso. Gli azzurri hanno quindi giocato i primi 4 minuti con un uomo in meno.

Il gesto è chiaramente riferito alle polemiche seguite alla sfida di mercoledì contro l’Ungheria, valevole per i quarti, che ha visto gli azzurri uscire sconfitti ai rigori dopo una serie di decisioni arbitrali molto contestate.

La World Aquatic (federazione mondiale di nuoto) ha respinto il ricorso presentato dalla Federazione Italiana Nuoto, che chiedeva la ripetizione della gara. Eppure ha riconosciuto l’errore commesso dall’arbitro montenegrino Veselin Miskovic nell’espellere Condemi (tant’è che la squalifica del giocatore è stata cancellata). Una seconda beffa, per la Federazione italiana, che ha presentato un secondo ricorso al Tas (Tribunale arbitrale sportivo), anche questo però respinto.

Oggi il Settebello ha voluto esprimere il proprio disappunto con una protesta simbolica che dimostra la sfiducia dell’Italia nei confronti degli arbitri dei Giochi.

Con la Spagna la posta in palio era poca cosa: il match serviva solo a contribuire a stabilire l’esatto ordine di piazzamento tra le Nazionali non medagliate. L’Italia ha perso 11-9 e quindi giocherà la finalina per il settimo posto.

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