Palio di Siena (agosto) 2018 | Madonna Assunta | Le contrade partecipanti
Il Palio di Siena del 16 agosto 2018 è stato vinto dalla contrada della Lupa (A questo link tutto quello che c’è da sapere).
Domenica 8 luglio 2018 alle ore 19 era andato in scena il sorteggio delle tre contrade che andranno ad aggiungersi alle sette che correranno il Palio di Siena del 16 agosto 2018.
Ecco le dieci contrade che erano lizza per aggiudicarsi il Drappellone issato sul Palco dei Giudici:
- Valdimontone
- Lupa
- Bruco
- Leocorno
- Pantera
- Civetta
- Drago
- Tartuca
- Nicchio
- Giraffa
Lunedì 13 agosto sono stati poi assegnati i cavalli delle 10 contrade che correranno il Palio di Siena. Esulta la Lupa, unica a prendere un cavallo già vincitore: Porto Alabe.
Gioiscono anche Drago – vincente a luglio – e Leocorno, a cui sono toccati rispettivamente Pathos de Ozieri e Osama Bin, due cavalli molto quotati.
Tartuca prende Rodrigo Baio, il Bruco invece Solu Tue Due, Queen Winner alla Giraffa, Tale e Quale al Nicchio, Rexy alla Pantera, Tabacco alla Civetta e Schietta al Valdimontone.
La Storia | Curiosità
Corsa sentitissima dai senesi che va in scena dal 1632 (anno della prima testimonianza scritta). Durante la prima e la seconda guerra mondiale il Palio però non fu corso. Ma rimase nel cuore dei contradaioli: su una Piazza del Campo tracciata sulla sabbia, in un campo prigionieri della Tunisia, dieci senesi corsero nell’agosto del 1943 il loro Palio, indossando spennacchiere di cartone. A fare da mortaretto una latta di benzina. Vinse il Bruco.
Finita la guerra, nel 1945, insieme alla vita contradaiola, si riprese a correre il Palio con le sue consuete cadenze. La lunga astinenza dal Palio costrinse il Sindaco a farne correre uno straordinario il 20 agosto, passato alla storia come “il Palio della Pace”.
In realtà quel Palio fu alquanto tumultuoso tanto che il drappellone fu strappato in mille pezzi dai contradaioli del Bruco che non riuscì a conseguire la vittoria e il Drago, vincitore, lo fece dipingere uno nuovo.
Regole | Contrade
Nella corsa si affrontano a turno dieci delle diciassette contrade in cui è suddivisa la città di Siena, in modo che nessuna arrivi a saltarne due di fila.
Ciascuna delle diciassette contrade senesi rappresenta una zona circoscritta della città. Ogni contrada ha un’assemblea generale che sceglie i suoi dirigenti, cioè le persone che la rappresentano e l’amministrano pubblicamente.
Queste le 17 contrade:
-
AQUILA
-
BRUCO
-
CHIOCCIOLA
-
CIVETTA
-
DRAGO
-
GIRAFFA
-
ISTRICE
-
LEOCORNO
-
LUPA
-
NICCHIO
-
OCA
-
ONDA
-
PANTERA
-
SELVA
-
TARTUCA
-
TORRE
-
VALDIMONTONE
Le contrade, come le conosciamo oggi, esistono dal 1729 ma le loro origini risalgono all’anno mille, quando a Siena nacquero delle piccole associazioni che offrivano servizi ai pellegrini diretti a Roma lungo la via Francigena. La lunga storia delle contrade è fatta anche di rivalità e violenze che da secoli trovano sfogo nel Palio.
La “carriera” – l’altro modo in cui viene chiamato – non può essere considerata quindi come una semplice corsa di cavalli: è anche una vera giostra medievale in cui tutto è consentito (anche farsi corrompere) ed è uno scontro fra contrade, vendicativo e violento.
In piazza ogni contrada è rappresentata da un fantino e da un cavallo. Quest’ultimo è considerato il vero rappresentante della contrada, dato che può vincere anche da “scosso”, cioè senza avere in groppa il suo fantino (evento non raro).
I fantini sono pagati migliaia di euro dalle contrade da cui vengono ingaggiati, ma non c’è nessun regolamento che vieti loro di essere “corrotti”, di ricevere altro denaro dai fantini avversari per danneggiare una rivale, nel caso ci siano poche speranze di vittoria, o addirittura – a suo rischio e pericolo – per far perdere la contrada che lo ha ingaggiato.
Fra i compiti dei dirigenti di contrada, la gestione della corsa è uno dei più importanti. Ogni anno ci sono fantini da ingaggiare e strategie da pensare rapidamente in previsione degli avvenimenti.
I cavalli invece vengono assegnati alle contrade casualmente. L’assegnazione avviene pochi giorni prima della corsa e ciò comporta che le contrade debbano decidere in poco tempo che strategia adottare e quindi che fantino ingaggiare.