Un recupero record, un argento che vale tantissimo. La grande impresa compiuta da Sofia Goggia va ben al di là di un secondo posto olimpico. A soli 23 giorni dal brutto infortunio a Cortina, la sciatrice azzurra, campionessa uscente, ha conquistato un meraviglioso argento nella discesa olimpica di Pechino, con il tempo di 1’31’’87. Sul podio, medaglia di bronzo, un’altra italiana, Nadia Delago (+0’’57), all’esordio olimpico. Meglio delle due azzurre solo la svizzera Corinne Suter, che riesce a chiudere 16 centesimi prima della Goggia e a conquistare l’oro.
Una pagina importante dello sci azzurro, considerando che mai due italiane sono salite sul podio olimpico della discesa, l’unico precedente è in superG con l’oro di Daniela Ceccarelli e il bronzo di Karen Putzer alle Olimpiadi di Salt Lake 2002. Un risultato tutt’altro che scontato per entrambe. “Ho fatto una bellissima gara, sentivo che ero veloce, sentivo gli sci, in alcune parti ho sentito il vento e mi ha scombussolata, nell’ultima parte ho perso tutto, i piani non sono il mio forte. Ma ho dato tutto, non è stato facile essere qui dopo l’infortunio a Cortina. Se nei giorni mi avessero detto che avrei vinto un argento, avrei firmato. Sono felice e orgogliosa di me stessa”, ha dichiarato a caldo Sofia Goggia.
Goggia impreziosisce alle soglie dei 30 anni la sua già ricchissima collezione, che annovera anche due Coppe del Mondo di discesa, un argento in discesa e un bronzo in gigante ai Mondiali, 17 vittorie e 39 podi in Coppa. La spedizione azzurra a Pechino tocca così quota 13 medaglie. “Una grandissima Italia! Un risultato eccezionale che conferma la forza delle nostre velociste. Due medaglie che fanno la storia”, ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, presente al parterre. “Peccato per l’oro. Ci avevamo sperato. Sono felicissimo per Nadia che si è meritato questo bronzo. Non ci sono parole per l’argento di Sofia: considerando come è arrivata qui e come era la situazione finora pochi giorni fa, la sua prestazione è encomiabile”.