Brutte notizie per il ciclismo italiano: Vincenzo Nibali si è ritirato dal Tour de France 2018. Gli esami effettuati all’ospedale di Grenoble, dopo la clamorosa caduta nel corso della dodicesima tappa, hanno confermato la prima diagnosi: frattura composta di una vertebra, la decima, con conseguenti difficoltà respiratorie. Impossibile quindi andare avanti.
“Purtroppo l’esito del referto medico non è buono – le parole dello Squalo su Twitter -, mi è stata confermata la frattura alla vertebra, domani tornerò a casa per un periodo di recupero”.
Ciao Ragazzi sono di ritorno in hotel, purtroppo l’esito del referto medico non è buono, mi è stata confermata la frattura alla vertebra, domani tornerò a casa per un periodo di recupero. Grazie per tutto il vostro affetto dimostrato nei miei confronti! Alla prossima👍🏻
— Vincenzo Nibali (@vincenzonibali) 19 luglio 2018
L’incidente
Lo Squalo è stato buttato a terra a 4 chilometri dal traguardo della dodicesima tappa, quella dell’Alpe d’Huez, una delle più attese.
Nel dopo tappa lo stesso Vincenzo ha spiegato di essere stato colpito da una moto della polizia, anche se, rivedendo le immagini dell’accaduto, la caduta del corridore italiano sembra essere stata causata da un tifoso che l’ha inavvertitamente ostacolo con quello che sembra essere la cinghia della macchina fotografica.
Dopo aver tagliato il traguardo con appena 13 secondi di svantaggio sul vincitore Thomas, Vincenzo ha poi raggiunto l’ospedale di Grenoble scortato dalla Polizia. Decisione prese in base ai primi esami, eseguiti nella clinica mobile a ridosso della linea d’arrivo, che non avevano dato esiti confortanti.
“Bardet aveva una decina di secondi di vantaggio e noi eravamo in mezzo alle moto – ha spiegato il capitano della Bahrain-Merida -. In quel punto la strada si stringeva molto, c’erano due moto della polizia, Froome ha accelerato e io che stavo bene l’ho seguito. Di colpo c’è stato un rallentamento e io sono andato giù. Stavo bene, la condizione c’era, ci credevo fortemente. Il primo attacco l’avevo fatto solo per vedere chi stava bene. Peccato. Però sono cose che possono succedere quando c’è tanta gente, tanto pubblico”.
Quanto starà fermo?
Ora Nibali dovrà stare fermo, a riposo. L’obiettivo è quello di essere alla partenza dei Mondiali di Innsbruck, rassegna iridata che si terrà il 30 settembre su uno dei tracciati più duri della storia, da scalatori puri.
Lo Squalo dello Stretto che ha sempre ammesso che “tra Tour e Mondiale, sceglierei il Mondiale perché non l’ho mai vinto“, avrà quindi quasi 2 mesi e mezzo per recuperare dall’infortunio ma sopratutto tornare in forma per dare la caccia al titolo Mondiale.
Obiettivo alla portata: “C’è una frattura della decima vertebra toracica. È una frattura composta, ma è chiaro che Vincenzo non può risalire in bicicletta prima di quindici giorni“, ha spiegato a Tuttobiciweb il Dottor Emilio Magni, responsabile sanitario della Bahrein Merida.
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