L’Italia ancora campione del mondo nello sport, ma stavolta in una disciplina su cui pochi avrebbero scommesso sulla vittoria: il bowling. A Hong Kong, infatti, la nazionale italiana ha sconfitto il 4 dicembre 2018 i re induscussi della disciplina, gli Stati Uniti. Ma il fatto è ancora più singolare se si pensa che gli sportivi italiani fossero dei semplici dilettanti, a differenza degli americani, puri professionisti.
La squadra italiana dilettante che ha battuto gli americani al mondiale di bowling
Gli azzurri del bowling – una disciplina non olimpica ma comunque affiliata al Coni – hanno battuto in finale la squadra a stelle e strisce per 2 a 0 – precisamente 189-169 e 210-166. Ma la vittoria ha un sapore più forte soprattutto se si considera che la nazionale non sia formata da esperti.
Si tratta, infatti, di un team formato da Pierpaolo De Filippi, romano di 36 anni, amministratore di condominio e gestore di negozi di patatine fritte, e Antonino Fiorentino, lucano e futuro avvocato. Ma ci sono anche il milanese Marco Parapini, proprietario di bowling e il capitano – di Torino e 53enne – Marco Reviglio che ha chiuso la carriera con questo titolo. Infine due emiliani: Nicola Pongolini, metalmeccanico di Salsomaggiore, e il 22enne Erik Davolio, fornaio di Reggio. Il commissario tecnico è Massimo Brandolini, bancario milanese di 56 anni.
Le reazioni
Il bowling, molto diffuso in Nord America, è diventato mainstream in Italia negli anni Settanta grazie alla serie tv Happy Days con protagonista Fonzie. E proprio citando il noto personaggio televisivo, l’allenatore Brandolini ha dichiarato: “I tempi di Fonzie sono cambiati. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo piano piano risalito la china, considerando che abbiamo dovuto affrontare anche la crisi economica, che ha portato alla chiusura di tanti bowling center”.
Subito dopo la vittoria, Brandolini aveva affermato: “È stato un miracolo, mai come questa volta Davide ha battuto Golia”. Poi ha mandato un messaggio a Giovanni Malagò, presidente del Coni: “Siamo venuti a Hong Kong a costo zero, spesati solo di albergo e vitto. Magari questa vittoria porterà qualche cosa anche alla federazione, sarebbe un’altra bella vittoria”.
Prima della medaglia d’oro in Cina, l’Italia aveva conquistato solo un bronzo nella disciplina nel 1971 a Milwaukee, negli Stati Uniti.
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