Il Napoli di De Laurentiis e il Comune hanno firmato la nuova convenzione per l’uso dello stadio San Paolo per cinque anni rinnovabili per altri cinque. Il club paga un canone fisso di 850 mila euro a stagione sportiva più 50 mila euro per gli introiti degli spazi pubblicitari venduti all’interno dello stadio.
Nella nuova convenzione per il Napoli ci sarà la possibilità di usare una parte delle aree interne del San Paolo per attività commerciali o anche un museo del calcio, idea che De Laurentiis si prepara a realizzare. “Faremo un museo – ha spiegato il presidente della società azzurra – che racconterà la storia del calcio Napoli ma anche la storia della città, perché le due identità sono legate. Non ci saranno solo le maglie, le foto e i video storici del calcio, ma anche momenti della città di Napoli. Ci pensavo da quando ho preso il Napoli ma non trovavano lo spazio adatto, il posto giusto è lo stadio San Paolo, il luogo dove hanno giocato Maradona, Cavani, Hamsik, Higuain e Mertens”.
Uno stadio che De Laurentiis apprezza dopo il restyling per le Universiadi ma continua a criticare per la pista di atletica: “Quello è un guaio voluto populisticamente dal Comune. Purtroppo parliamo di soldi gestiti male e buttati via – le sue parole -. Si poteva ottimizzare l’investimento facendolo altrove”.
“Lo stadio non è del Napoli o del Comune, è della città – ha aggiunto il presidente -. Quando poi ce lo vorranno vendere per 1 euro simbolico noi ce ne faremo carico, il problema è che il giorno che avessimo lo stadio dovremmo combattere coi soprintendenti che ci imporrebbero cosa fare e ci farebbero passare la voglia di stare a Napoli. I box di lusso per i tifosi vip? Io ho sempre nel cassetto un progetto dell’architetto Zavanella con dei salottini bellissimi. Ora però pensiamo a spostare la pista di atletica”.