Chi ha frequentato gli stadi di calcio sa bene che, al fischio finale, le tribune vengono normalmente lasciate in condizioni di scarsa pulizia, con bicchieri di plastica e cartacce che restano sparsi tra gli spalti dopo l’uscita dei tifosi.
Questa consuetudine non riguarda però i tifosi giapponesi, che il 19 giugno hanno visto la loro nazionale battere la Colombia per 2 a 1 nella prima partita del Mondiale in Russia.
Volendo fare del facile umorismo, si può infatti affermare che dopo che i calciatori del Giappone hanno spazzato via i sudamericani in campo, i tifosi nipponici hanno spazzato via i rifiuti dal settore dello stadio da loro occupato.
Muniti di enormi sacchi della spazzatura, che si erano portati da fuori, una volta terminata la partita e applauditi i propri beniamini, i supporter asiatici hanno cominciato a girare tra le file e tra i seggiolini raccogliendo i rifiuti che erano finiti a terra.
Alla fine hanno lasciato la loro porzione di stadio pulita almeno quanto lo avevano trovato.
Il giornalista esperto di calcio giapponese, Scott McIntyre, ha parlato di questo gesto in un’intervista alla BBC: “Non è solo parte della cultura del calcio, ma parte della cultura giapponese”.
McIntyre si trova in Russia per seguire i Samurai Blue: “Spesso si sente dire che il calcio è un riflesso della cultura: un aspetto importante della società giapponese è fare in modo che tutto sia assolutamente pulito e questo è il caso in tutti gli eventi sportivi e certamente anche nel calcio”.
Quella di ripulire gli ambienti dopo averli frequentati è un’abitudine praticata dai giapponesi fin dalla prima infanzia.
“Ripulire dopo le partite di calcio è un’estensione dei comportamenti di base che vengono insegnati a scuola, dove i bambini puliscono le loro aule scolastiche e i corridoi”, spiega Scott North, professore di sociologia all’Università di Osaka.
“Con costanti richiami durante l’infanzia, questi comportamenti diventano abitudini per gran parte della popolazione”, ha aggiunto il professor North.
“Oltre alla consapevolezza intensa del bisogno di essere puliti e di riciclare, ripulire lo stadio in occasione di eventi come la Coppa del Mondo è un modo in cui i tifosi giapponesi dimostrano l’orgoglio nel loro modo di vivere e lo condividono con tutti noi”, spiega North.
“Quale luogo migliore per fare una dichiarazione sulla necessità di prendersi cura responsabilmente del pianeta rispetto alla Coppa del Mondo?”, conclude il professore.
Secondo il giornalista McIntyre, questo comportamento non significa che i tifosi giapponesi vivano con meno calore e sentimento le partite della loro squadra, ma indica semplicemente che questa passione non scivola nell’ignoranza delle regole basilari di comportamento.
“So che può sembrare banale e noioso, ma questa è la realtà di un paese costruito sul rispetto e sulla cortesia”, dice McIntyre.
“Penso che sia una cosa meravigliosa che la Coppa del Mondo riunisca così tante nazioni e persone diverse che possono imparare l’una dall’altra e scambiarsi questo tipo di pratiche: questa è la bellezza del calcio”.
Ecco due tweet con i video che mostrano i tifosi del Giappone intenti a ripulire gli spalti dopo la partita:
This is my favourite moment of the World Cup so far; Japan fans picking up litter after their victory vs Columbia. The lessons in life we can take from the game. Why I support 🇯🇵 #class✅#respect✅#WorldCup pic.twitter.com/FyYLhAGDbi
— Christopher McKaig (@Coachmckaig) 19 giugno 2018
Japanese fans clean up stadium after their win vs Colombia…#Russia2018 #Inspiring #Japan #football #WorldCup #mademesmile #learnfromjapan #inspiration #JPNCOL #JPN #Fans pic.twitter.com/qil7RHmU5v
— Aulty (@aulty) 19 giugno 2018