Divertente siparietto durante la notte russa. Secondo quanto riportato – con tanto di video – dal quotidiano argentino Ole.com.ar, alcuni tifosi dell’Iran hanno disturbato il sonno del Portogallo di Cristiano Ronaldo, impegnato questa sera proprio contro la nazionale iraniana nella sfida valida per il passaggio del turno.
Rumore che ha fortemente disturbato il campione del Real Madrid che si è affacciato alla finestra della sua camera d’albergo per chiedere a gesti di fare silenzio.
Insomma, Cristiano voleva (giustamente) dormire. Chissà se l’episodio se lo sarà legato al dito o meno. Stasera (calcio d’inizio alle ore 20) la risposta.
Un giocatore del Marocco, furioso, denuncia: “Ecco cosa ha detto l’arbitro a Cristiano Ronaldo durante la partita”
Il Portogallo di Cristiano Ronaldo sta viaggiando a gonfie vele in questi Mondiali. Dopo il pareggio per 3-3 contro la Spagna, è arrivata la vittoria per 1-0 contro il Marocco. La qualificazione non è ancora blindata, perché i lusitani dovranno fare almeno un punto all’ultima giornata contro l’Iran, ma Ronaldo e compagni sembrano essere sulla strada giusta.
Proprio il fenomeno del Real Madrid ha trascinato i compagni di squadra in queste prime due partite: quattro gol, giocate straordinarie, una leadership conclamata e il duello a distanza con Messi stravinto.
Nonostante tutto questo, il Marocco si è lamentato per il comportamento dell’arbitro della partita di mercoledì 20 giugno, il signor Mark Geiger, statunitense. Non solo per i troppi falli fischiati a Cristiano Ronaldo (“Nulla di nuovo rispetto a Real-Juve, è sempre per terra e protesta sempre”, ha detto Benatia), ma anche e soprattutto per un comportamento deontologicamente non certo ineccepibile.
Geiger infatti, secondo quanto riportato dall’attaccante del Marocco Nordin Amrabat, avrebbe chiesto a Ronaldo di regalargli la sua maglietta. La richiesta, peraltro, non sarebbe avvenuta nemmeno a fine partita, bensì al termine del primo tempo.
“Sinceramente non so cosa faccia di solito Geiger – ha detto Amrabat – Però ho visto che è rimasto veramente impressionato da Cristiano Ronaldo. E poi ho sentito dire da Pepe che ha chiesto la sua maglia prima dell’intervallo. Ma di cosa parliamo? Questa è la Coppa del Mondo, non è un circo! Comunque andiamo a casa a testa alta, abbiamo dominato il Portogallo. È incredibile non essere riusciti a segnare nemmeno un gol”.
Geiger, insomma, si sarebbe comportato come un tifoso qualunque di fronte al suo idolo, non proprio quello che dovrebbe fare un arbitro, chiamato a tutelare entrambe le squadre allo stesso modo.
Il direttore di gara statunitense, in ogni caso, avrebbe potuto almeno aspettare la fine del match per rivolgere questa particolare richiesta a Cristiano Ronaldo. La rabbia del Marocco è comprensibile, acuita da una partita in cui Benatia e compagni avrebbero certamente meritato più di quanto sono riusciti a ottenere, con una sconfitta che ne ha sancito l’eliminazione dal Mondiale.
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