Nella storia il calcio è stato sempre associato all’aggressività e alla violenza. Dalla sua nascita nel 14esimo secolo, il gioco “sul campo” è stato riqualificato. La Coppa del mondo della Fifa incarna questa evoluzione, mettendo insieme alcuni dei migliori atleti al mondo che, rappresentando il loro paese d’origine, si lanciano in intense competizioni.
Ma, nel corso del tempo, la violenza “fuori dal campo” si è intensificata. In molti paesi d’Europa, i tifosi che indossano i colori delle loro nazionali hanno ingaggiato dure battaglie sia dentro che fuori gli stadi.
Durante gli Europei del 2016, è iniziata una nuova ondata di violenza, con gli “allenati” hooligans russi che hanno dato battaglia ai britannici in Francia, equipaggiati con arti marziali miste, guantoni e paradenti.
Molti studi hanno sottolineato la violenza che si verifica vicino agli stadi di calcio. Ma ulteriori ricerche mostrano che anche il calcio guardato in TV può essere associato alla violenza. Uno studio sulla Coppa del mondo del 2010 ha rilevato che c’è stata una crescita del 37.5 per cento dei tassi di ammissione in 15 pronti soccorsi nei giorni in cui giocava l’Inghilterra.
Le principali partite di calcio sono state anche collegate all’aumento della violenza domestica. Una campagna del National Center for Domestic Violence si basa sui risultati di uno studio del 2013 condotto con la nostra collega Rosie O’Flaherty.
Esaminando i report sugli abusi domestici nel Lancashire (una contea di circa 1,5 milioni di persone nel nord dell’Inghilterra), durante i Mondiali del 2002, 2006 e 2010, abbiamo scoperto un aumento del 26 per cento delle segnalazioni di abusi domestici quando l’Inghilterra ha vinto o pareggiato.
L’aumento è del 38 per cento quando l’Inghilterra perde. I report erano anche più frequenti nei fine settimana, e hanno raggiunto il loro apice quando l’Inghilterra è stata eliminata dal torneo.
In parole povere, gli accademici spiegano gli abusi domestici usando spiegazioni individuali o sociali. I resoconti individuali suggeriscono che l’abuso domestico provenga da individui che agiscono a causa della loro incapacità di affrontare rabbia o frustrazione, consumo di droghe o alcol, o perché hanno assistito a questo comportamento da altri. Le spiegazioni sociali si concentrano su fattori culturali più ampi, come lo squilibrio del potere tra uomini e donne.
Cosa provoca la violenza?
Entrambe le spiegazioni sono rilevanti, quando si parla di calcio. La Coppa del mondo porta con sé fattori di stress emotivo e situazionale, che creano una tempesta perfetta per quanto riguarda gli episodi di violenza domestica.
Il passatempo è stato associato a un’impennata dei livelli di testosterone, che alcuni ricercatori hanno legato al comportamento aggressivo. I tifosi si avvicinano a ogni partita con una forte identità culturale, e interiorizzano vittorie e sconfitte.
La competizione che dura um mese comporta che ci siano più discussioni tra i partner su cosa guardare in televisione. Le partite si svolgono spesso nei fine settimana e in giornate eccezionalmente calde, che sono associate ad aumenti di violenza. La Coppa, inoltre, è pesantemente commercializzata, con molti negozianti e ristoratori che sfruttano l’opportunità di aumentare le vendite di alcolici, un altro fattore strettamente associato alla violenza domestica.
Questo non si applica solo al calcio – i ricercatori hanno scoperto che gli uomini sono stati coinvolti in un 10 per cento di violenza in più contro la loro compagna se la loro squadra perde una partita della National Football League (la maggiore lega professionistica nordamericana di football americano, ndt). Un ulteriore studio ha rivelato che mariti e mogli discutono maggiormente su quali programmi televisivi guardare quando viene trasmesso lo sport.
Quasi 20 milioni di persone hanno guardato l’Inghilterra battere la Svezia nel recente quarto di finale – e ci si aspetta un audience record di 3,4 miliardi che abbia guardato almeno una partita in TV o online.
Il nostro studio ha rilevato che le notizie sulla violenza domestica sono peggiorate da torneo a torneo. Così, mentre la corsa prolungata dell’Inghilterra nella competizione 2018 porta gioia nazionale per molti inglesi, alcuni vivono ancora nel terrore dei giorni delle partite.
L’articolo è stato pubblicato l’11 luglio 2018 sul sito di divulgazione The Conversation col titolo ‘If England gets beaten, so will she’ – the link between World Cup and violence explained.
L’Inghilterra è stata eliminata dalla Croazia ai tempi supplementari.
Gli autori sono
Professor of Policing and Criminal Investigation, University of Central Lancashir e Professor of Social Statistics, Lancaster University. Leggi l'articolo originale su TPI.it