In via Roma vince lo sloveno che non ti aspetti
Matej Mohoric (Bahrain Victorious) ha conquistato la 113ma Milano – Sanremo. Il campione di Slovenia ha preceduto di 2″ sul traguardo di via Roma, dopo 293 chilometri di corsa, il francese Anthony Turgis (TotalEnegies) con l’olandese Mathieu Van der Poel (Alpecin Fenix) che ha guadagnato la terza moneta.
Il meritatissimo successo del 27enne di Kranj, scaturito nella picchiata che dal Poggio porta al traguardo, è figlio di una delle discese più spericolate della ultracentenaria storia della Classicissima di Primavera durante la quale Mohoric ha ripetutamente rischiato di cadere, conscio del fatto che solo un’azione estrema avrebbe potuto regalargli la vittoria più prestigiosa della sua carriera.
In partenza da Milano, la corsa ha registrato una lunghissima fuga, più di 270 chilometri, di otto coraggiosi: Filippo Tagliani e Ricardo Zurita (Drone Hopper Androni Giocattoli), Yevgeniy Gidich e Artyom Zakharov (Astana Qazaqstan Team), Samuele Rivi e Diego Sevilla Lopez (Eolo Kometa Cycling Team), Alessandro Tonelli (Bardiani CSF Falzanè) e Filippo Conca (Lotto Soudal). Il gruppo non ha mai lasciato troppa libertà agli attaccanti che hanno raggiunto il loro massimo vantaggio, sette minuti, nel momento in cui la corsa è entrata sulla via Aurelia.
Il plotone, decisamente sonnecchioso lungo la SS1, si è svegliato solo ai meno 30 dall’arrivo in prossimità della salita che da San Lorenzo al mare porta a Cipressa. La UAE Emirates di Tadej Pogacar, a questo punto, ha preso il comando delle operazioni causando una selezione che, però, si è rivelata solo parziale. All’imbocco del Poggio, a novemila metri dallo striscione finale, Rivi e Tonelli, ultimi superstiti degli attaccanti della prim’ora, venivano assorbiti dal gruppo ancora forte di 26 unità.
Pogacar attaccava a ripetizione lungo le rampe del Poggio ma il feroce marcamento del duo Jumbo Visma formato da Roglic e Van Aert vanificava ogni tentativo del fuoriclasse di Komenda. Ad inizio discesa, con una manovra tanto prepotente quanto ardita, Mohoric si portava al comando dando così vita all’azione decisiva.