Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Sport

Michael Schumacher, ipotesi di intervento al cervello con cellule staminali

Michael Schumacher

L'indiscrezione arriva dalla stampa francese. L'entourage del campione non conferma

Di Donato De Sena
Pubblicato il 12 Giu. 2020 alle 14:29 Aggiornato il 12 Giu. 2020 alle 14:29

Schumacher, ipotesi di intervento con cellule staminali

Spunta un’ipotesi di intervento con cellule staminali per Michael Schumacher, in coma dal 2013 dopo un incidente sugli sci. A parlarne è oggi la stampa francese, e in particolare il quotidiano “Le Dauphiné“, che riporta indiscrezione secondo cui il campione tedesco di Formula 1 potrebbe essere sottoposto “nei prossimi giorni” un’operazione “per rigenerare il suo sistema nervoso”.

Per sottoporsi all’intervento innovativo Schumi sarebbe pronto a tornare nel centro medico dell’ospedale europeo Georges Pompidou di Parigi per un intervento che dovrebbe trasferire cellule dal cuore o dal midollo osseo al cervello del paziente. “Le Dauphiné” fa sapere che l’ex pilota dovrebbe essere operato dal dottor Menasche, il pioniere della chirurgia delle cellule staminali, e ricorda che già lo scorso settembre il campione era stato sottoposto alla sua prima terapia con cellule staminali a Parigi.

La notizia comunque non è stata confermata. La famiglia di Schumacher è come sempre chiusa nel più stretto riserbo mentre l’entourage del pilota è intervenuto per precisare che al momento non ci sono conferme dell’operazione e che, in ogni caso, questo non si farà certo nel pieno della pandemia di Coronavirus.

Negli ultimi anni Schumi è stato sottoposto a diverse cure e da tempo le indiscrezioni riportano che la sua famiglia ha deciso di affidarsi al professor Menasche, noto per aver sviluppato una tecnica di innesto di cellule staminali al cuore che effettua una sostituzione delle cellule malate. Tuttavia non ci sono prove che la terapia possa avere effetto anche sulle cellule nervose e cerebrali.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version