Chi è Luca Castellini, il capo ultras del Verona ed esponente di Forza Nuova
Per il capo degli ultras dell’Hellas Verona Luca Castellini ieri pomeriggio, durante la partita di Serie A contro il Brescia, “Balotelli ha deciso di fare quella pagliacciata e lanciare il pallone in curva”.
Cori razzisti? Niente affatto: “Noi abbiamo una cultura identitaria di un certo tipo, siamo una tifoseria che è dissacrante, che prende per il c… il giocatore pelato, quello con i capelli lunghi, il giocatore meridionale e il giocatore di colore, ma non lo fa con istinti politici o razzisti – le sue parole a Morning Show su Radio Cafè -. Questo è folklore, si ferma tutto lì. Balotelli è italiano perché ha la cittadinanza italiana ma non potrà mai essere del tutto italiano”.
Alla domanda se la tifoseria veronese sia razzista, Castellini ha poi aggiunto che “ce l’abbiamo anche noi un negro in squadra, che ha segnato ieri, e tutta Verona gli ha battuto le mani. Ci sono problemi a dire la parola negro? Mi viene a prendere la Commissione Segre perché chiamo uno negro? Mi vengono a suonare il campanello?”.
Ma chi è Luca Castellini? Luca Castellini non è solo ultrà della curva del Verona, ma è soprattutto esponente di spicco e responsabile di Forza Nuova a Verona, una delle città italiane dove l’organizzazione fondata da Roberto Fiore e Massimo Morsello è più forte.
Nato a Verona nel 1975, è stato candidato sindaco del Comune nel 2012. Sposato, genitore di due figli e diplomato in ragioneria. Dal 1999 è entrato a far parte del partito fondato da Roberto Fiore.
Già in passato, Castellini si era fatto notare per le sue affermazioni. Intervistato a Non è l’Arena sulla promozione del Verona in serie A, sui cori su Hitler aveva affermato: “Inneggiare a Hitler è goliardia” e difeso il coro “siamo una squadra fatta a forma di svastica”. (Siamo una squadra fantastica / fatta a forma di svastica / che bello è / allena Rudolf Hess”).
La nota di Forza Nuova contro Balotelli firmata da Castellini
“Quando mi ricapiterà di venire a Verona? Meglio sfruttare l’occasione”. Questo avrà pensato Mario Balotelli appena giunto nei pressi della bandierina del calcio d’angolo. Per un giocatore di calcio finito (gioca da fermo), consapevole di essere al suo ultimo anno nel calcio che conta e che sa di dover per forza trovarsi altri ambiti per raccogliere soldi, quale miglior palcoscenico se non Verona per rilanciare il suo ruolo di icona mediatica antirazzista?”.
“Dal prossimo anno, più inquartato e dopo qualche corso di dizione, lo vedremo calcare gli studi televisivi, dalla D’Urso a Costanzo, nel suo nuovo ruolo di ennesimo centravanti mediatico al servizio del nuovo Ministero della Verità. C’era un altro “ne**o” in campo domenica: il nostro, un diciottenne che ha giocato da migliore in campo, ha segnato ed è stato applaudito da tutto il Bentegodi, dando una sonora lezione a quell’altro “ne**o”, calcisticamente ed umanamente finito”.
Le idee politiche di Luca Castellini
Luca Castellini è contrario alla Commissione voluta dalla senatrice Liliana Segre, a suo dire istituito perché “quando il sistema si sente attaccato o nasconde al pubblico qualche porcata, ricorre al paradigma antisemitismo uguale ad antinazionalismo”. Ma il politico, sui suoi social, ha criticato pesantemente Greta Thunberg, diffondendo un fotomontaggio che allude a un disegno di George Soros.
Avversione verso i migranti, uscita dall’Unione europea e posizioni reazionarie sulla famiglia completano le coordinate politiche lungo le quali si muove la propaganda di Castellini su Twitter.
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