Non è stata una serata facile, quella di Inter-Napoli, per Kalidou Koulibaly.
Il difensore del Napoli è stato espulso a dieci minuti dalla fine del match tra Inter e Napoli dopo un fallo su Politano e un applauso ironico rivolto all’arbitro Mazzoleni.
Ma l’intera partita del senegalese è stata estremamente amara e sofferta, a causa degli ululati razzisti con cui è stato offeso da alcuni sostenitori nerazzurri.
Tanto che, secondo alcuni suoi compagni di squadra, Koulibaly avrebbe applaudito in maniera polemica proprio a quei tifosi, e non all’arbitro.
In ogni caso, lo stesso difensore del Napoli ha affidato la sua reazione a un post pubblicato sui social, dando a intendere come il suo gesto fosse stato dettato dal nervosismo per gli insulti razzisti.
“Mi dispiace la sconfitta e soprattutto avere lasciato i miei fratelli! Però sono orgoglioso del colore della mia pelle. Di essere francese, senegalese, napoletano: uomo”, ha scritto.
Il post di Koulibaly è subito diventato virale, ricevendo migliaia di condivisioni. In tanti hanno commentato manifestandogli solidarietà.
La vicenda dei cori razzisti contro il difensore senegalese ha provocato l’indignazione del Napoli.
Carlo Ancelotti, nel dopo partita, ha dichiarato che la prossima volta che si verificherà un episodio simile lascerà il campo e chiederà anche ai suoi giocatori di farlo.
“Abbiamo chiesto alla Procura federale tre volte la sospensione e tre volte hanno fatto gli annunci. Koulibaly era nervoso, lo stato d’animo in quel momento non era dei migliori. Ci sono stati ululati tutta la gara, abbiamo chiesto di sospendere tre volte la gara che comunque è andata avanti”, ha detto l’allenatore del Napoli.
“La soluzione a questo problema c’è, penso che la gara si possa interrompere – ha proseguito – Bisogna decidere quando, se al primo, al secondo richiamo, altrimenti la la prossima volta ci fermiamo noi. Ci daranno la gara persa, pazienza”.
Leggi l'articolo originale su TPI.it