Morto in un incidente stradale l’atleta kenyano Kelvin Kiptum
Tragedia nel mondo dell’atletica: è morto all’età di 24 anni il kenyano Kelvin Kiptum, primatista mondiale della maratona.
L’atleta è deceduto nella serata di domenica 11 febbraio in un incidente stradale avvenuta in Kenya: nell’impatto è morto anche il suo allenatore, Gervais Hakizimana, mentre una terza persona è stata trasportata in ospedale in gravi condizioni.
Secondo una prima e parziale ricostruzione, il maratoneta era alla guida dell’auto quando, sulla strada che collega le città di Eldoret e Kaptagat, ha perso il controllo del veicolo andando a sbattere contro un albero.
Kelvin Kiptum è stato il primo uomo al mondo a correre la maratona in un tempo inferiore alle due ore e un minuto. Due ore e 35 secondi per la precisione, record stabilito alla maratona di Chicago dello scorso ottobre e ratificato appena una settimana fa.
“Siamo scioccati e addolorati nell’apprendere della perdita di Kelvin Kiptum e del suo coach Gervais Hakizimana. A nome di World Atletics faccio le condoglianze alla famiglia, agli amici, ai compagni di team e al Kenya. Solo una settimana fa ero a Chicago, dove Kelvin aveva stabilito il suo sensazionale record nella maratona, per ratificare quello storico primato. Un atleta incredibile che lascia un’eredità altrettanto incredibile, ci mancherà” ha scritto su X il presidente della federazione mondiale di atletica leggera Sebastian Coe.
We are shocked and deeply saddened to learn of the devastating loss of Kelvin Kiptum and his coach, Gervais Hakizimana.
On behalf of all World Athletics we send our deepest condolences to their families, friends, teammates and the Kenyan nation.
It was only earlier this week in… pic.twitter.com/dDBKgjXNKL
— Seb Coe (@sebcoe) February 11, 2024
Il presidente del Kenya William Samoel Ruto ha invece scritto: “La sua forza mentale e la sua disciplina non avevano eguali. Kiptum era il nostro futuro. Uno sportivo straordinario che ha lasciato un segno straordinario nel mondo. I nostri pensieri vanno alla famiglia e alla comunità sportiva. Riposa in pace”.
Leggi l'articolo originale su TPI.it