Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Sport

Incontro arbitri-allenatori, Rizzoli: “Var serve per credibilità”. Botta e risposta con Ancelotti

Di Anton Filippo Ferrari
Pubblicato il 19 Nov. 2019 alle 16:47 Aggiornato il 20 Nov. 2019 alle 18:35

Incontro arbitri-allenatori a Roma su Var e non solo

Questa mattina, martedì 19 novembre 2019, all’hotel Parco dei Principi di Roma è andato in scena l’incontro tra arbitri, allenatori e capitani delle squadre di Serie A. Un forum molto atteso dopo le recenti polemiche per le direzioni arbitrali e l’utilizzo del Var, la tecnologia finita nel mirino di molti club e allenatori.

All’evento ha preso parte, ovviamente, il designatore della Serie A, Nicola Rizzoli: “Il Var non nasce per eliminare gli errori, ma per restituire credibilità allo sport più amato. Questo deve essere il nostro obiettivo comune, senza dimenticare che alcune novità non sono state ancora digerite. Il Var ricordo che è entrato in vigore solo nel 2018, mentre l’Italia in via sperimentale l’ha introdotto nel 2017. Insomma, siamo solo alla terza stagione e migliorerà certamente”.

“La mia sensazione – ha poi proseguito – è che non tutti abbiano visto quello che abbiamo detto a Coverciano a inizio stagione, faccio mea culpa perchè noi avremmo dovuto andare da ogni società per spiegare il regolamento”.

“C’e’ un problema di comunicazione, noi dovevamo essere più selettivi e bravi – ha proseguito Rizzoli parlando delle nuove regole dei falli di mano -. È la regola più difficile da applicare, rimane molto complicata ed è difficile trovare uniformità, molto dipende dalla cultura e della preparazione. Dobbiamo resettare la parola volontarietà, questo non vuol dire che non si debbano interpretare i falli di mano”.

Botta e risposta Ancelotti-Rizzoli

Durante l’incontro ha preso la parola l’allenatore del Napoli Carlo Ancelotti: “Senza tanti giri di parole: in Napoli-Atalanta avete sbagliato o no?”. “Sì, a non interrompere l’azione”, ha risposto Rizzoli. “Con questo dovrei prendere e andarmene”, ha ribattuto Ancelotti. Che invece è rimasto dando vita a un confronto: “Oggi il problema principale è sapere chi arbitra le partite e invece a volte ho l’impressione che le partite vengano arbitrate dal Var. So per certo che un Rocchi o un Orsato arbitrano le partite, ma non ne sono certo con altri arbitri con meno esperienza facciano altrettanto”.

Parole a cui ha risposto il designatore Rizzoli: “Dove il Var dice la sua, o la dice perché è una situazione oggettiva oppure quando l’arbitro chiede il suo intervento. Non voglio creare polemiche, ma la certezza che arbitra l’arbitro in campo dovete averla. È così. Non possiamo pensare che gli arbitri siano tutti uguali, la differenza la fa il fattore umano, è inevitabile”.

Ancelotti ha quindi ripreso la parola: “Non mi sono spiegato: accetto l’errore di Giacomelli (in Napoli-Atalanta, ndr) o Rocchi, ma non accetto l’errore del Var. Non lo accetto. L’errore lo deve fare l’arbitro”.

“Lo capisco come concetto, ma non capisco cosa vuol dire l’errore del Var – ha risposto Rizzoli -. Ragazzi, non è semplice fare il Var… Il Var deve intervenire solo per le cose chiare. Altrimenti è troppo. Altrimenti finiremo per avere come arbitro solo il Var. E questo non è l’obiettivo”.

“Meno male”, ha chiosato Ancelotti.

Poi a margine dell’incontro Rizzoli ha aggiunto: “Ancelotti non è stato duro ma convinto, come un allenatore del suo prestigio. Il confronto serve a fare chiarezza e migliorare. Posso assicurare Ancelotti che è sempre l’arbitro al centro del processo decisionale, e anche di revisione. La differenza la farà sempre il fattore umano”.

“Ci sono stati più errori del previsto, ma fa parte del cambiamento”, ha anche ammesso Rizzoli, aggiungendo che sulla possibilità che gli arbitri possano commentare le loro decisioni dopo le partite “abbiamo già ipotizzato come potrebbe essere. Quando si spiegano le cose, giuste o sbagliate, può aiutare a capire. Parliamo di decisioni controverse. Con la Var control room si potranno rendere pubblici anche i dialoghi”.

Il rigore di Lazio-Lecce

Sul rigore di Lazio-Lecce dello scorso 10 novembre (gol annullato a Lapadula perchè era entrato dentro l’area di rigore prima del fischio dell’arbitro Manganiello): “Se l’arbitro avesse visto, sarebbe stato da ripetere: senza dubbio… La regola 14 dice che il calcio di rigore deve essere ripetuto a prescindere se uno prende la palla o meno”, ha ribattuto il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani. “C’è un errore arbitrale, non siamo qui a nasconderci – ha ammesso Rizzoli -. Qui l’arbitro avrebbe dovuto applicare la regola, il Var (Pairetto, ndr) ha fatto quello che il protocollo prevede e ha annullato il gol perchè Lapadula era entrato dentro l’area di rigore”.

Le parole di Montella

A margine dell’incontro arbitri-allenatori della Serie A ha parlato anche il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Montella: “È difficile fare l’arbitro e capire tutto il regolamento ma c’è la volontà da parte di tutti: abbiamo grande fiducia in Rizzoli. Emana tranquillità e ha anche ammesso che anche loro possono sbagliare”.

“Abbassare i toni? È giusto – ha ammesso il tecnico viola – a volte esageriamo un po’ perché vediamo delle cose in prospettiva diversa. L’errore si accetta molto più facilmente quando proviene dal campo e quando proviene dal Var un po’ meno ma ci sono dei casi dove qualsiasi cosa decidi scontenti una parte”.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version