Quando nel 1936 i rappresentanti di Haiti e del Liechtenstein si recarono insieme a quelli delle altre nazioni del mondo a Berlino per prendere parte alle Olimpiadi, con tutta probabilità essi pensavano di non avere nulla in comune tra di loro. A grande sorpresa trovarono di condividere qualcosa di molto importante senza essersene mai accorti: Haiti e Liechtenstein avevano la stessa bandiera.
Se la storia ricorda le Olimpiadi di Berlino del 1936 soprattutto come le Olimpiadi del Nazismo, che portarono a una legittimazione del regime di Adolf Hitler da parte della comunità internazionale e gli amanti dello sport come il trionfo del grande atleta americano Jesse Owens, gli amanti della vessillologia – la scienza che studia le bandiere – le ricordano anche come le Olimpiadi in cui due paesi si accorsero per puro caso di avere la stessa bandiera e furono costretti a cambiarla. Un fatto di cui gli amanti di serie tv forse hanno forse sentito parlare in una puntata di Big Bang Theory, in cui Sheldon Cooper, uno dei protagonisti, decide di iniziare una serie di video dal titolo “Divertiamoci con le bandiere” in cui si parla di curiosità sull’argomento, tra le quali anche questo fatto avvenuto nel 1936.
Torniamo adesso ai fatti. Nel 1936 sia Haiti che il Liechtenstein avevano la stessa bandiera, costituita da due fasce orizzontali di cui quella superiore di colore blu e quella inferiore di colore rosso. Può sembrare strano, ma nessuno dei due paesi si era mai accorto che l’altro aveva la stessa bandiera.
Per quanto oggi, in una società in cui una parte consistente della popolazione mondiale ha accesso a internet, potrebbe sembrare inimmaginabile che il governo di uno stato sovrano non abbia gli strumenti per conoscere le bandiere degli altri paesi, in realtà questo fatto non deve stupirci più di tanto.
All’epoca la maggior parte degli stati non aveva rapporti diplomatici con tutti i paesi del mondo. Questo è il caso sia di Haiti, uno stato caraibico la cui politica estera e commerciale era focalizzata soprattutto sul Mar dei Caraibi e sui paesi limitrofi, e ancor di più di Liechtenstein, un piccolo principato di poche migliaia di abitanti situato sulle Alpi al confine tra Svizzera e Austria.
Oltre a questo, trovare informazioni sulle bandiere era ovviamente più difficile rispetto a oggi, tempo in cui basta avere uno smartphone per cercare la bandiera di un qualsiasi paese in pochi secondi e in cui eventuali cambi di vessillo da parte di un governo possono essere conosciuti in tempi brevissimi grazie ai nuovi mezzi di informazione.
All’epoca, perché un comune cittadino entrasse in possesso di un’informazione oggi così semplice, era necessario possedere una pubblicazione sull’argomento: pubblicazioni che tuttavia, per questi stessi motivi, erano più sensibili a errori. L’edizione del 1936 dell’atlante delle bandiere Brown, Son & Ferguson, una delle più importanti pubblicazioni in tema di vessillologia dell’epoca, riporta ad esempio ancora la precedente bandiera del Liechtenstein, di colore giallo e rosso, usata fino al 1921. Se anche una pubblicazione prestigiosa poteva commettere errori simili, figuriamoci i funzionari di due governi che non avevano alcun rapporto tra di loro.
Sotto: bandiere dei Paesi partecipanti alle Olimpiadi 1936. In questa cartolina Haiti e Liechtenstein non hanno la stessa bandiera perché per il paese caraibico è stata inserita quella che all’epoca non era utilizzata per l’uso civile.
Fu dunque in questo contesto che i due paesi, nel 1936, si trovarono a contatto gli uni con gli altri solo in occasione delle Olimpiadi. Haiti, in realtà, già all’epoca utilizzava la sua bandiera attuale ma solamente per uso militare e nazionale, mentre in circostanze civili quali le Olimpiadi utilizzava quella costituita esclusivamente dalle strisce rossa e blu.
Accortisi di avere la stessa bandiera, nel giro di un anno entrambi decisero di fare piccole modifiche alla propria bandiera per evitare che fossero uguali: il Liechtenstein aggiunse una corona nell’angolo in alto a sinistra della bandiera, mentre Haiti adottò a tutti gli effetti la bandiera con proprio stemma nazionale al centro.
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