Da oggi Great Nnachi può gareggiare a nome dell’Italia nelle competizioni internazionali: la giovanissima atleta, promessa del salto con l’asta, si è vista recapitare ieri dal Comune di Beinasco, nel sud-ovest di Torino, il certificato che attesta la sua cittadinanza italiana: è nata nel nostro Paese da genitori nigeriani, ma soltanto al compimento della maggiore età ha potuto vedersi riconosciuti i diritti garantiti a ogni cittadino italiano: fino a poco tempo fa era considerata per la legge un’atleta straniera residente in Piemonte.
Ma oggi può iniziare a sognare le Olimpiadi “indossando la maglia azzurra”, come ha dichiarato in passato di voler fare. A 14 anni ha vinto il titolo tricolore giovanile nel salto con l’asta, per poi andare oltre quota 3,70 – record italiano – andando vicina al record mondiale Cadette a 3,91. Aveva raggiunto il risultato per i campionati europei e i mondiali, ma il suo status le impediva di prendervi parte. “Great ha la stoffa della campionessa, il suo è un talento pazzesco e in giro per il mondo nessuna ragazza che ha le sue qualità” sostiene il suo allenatore Luciano Gemello. Nnachi è stata anche insignita dell’onorificenza di Alfiere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella in persona.
“Io sono nata qui, sono cresciuta qui e non conosco nulla della cultura africana dei miei genitori”, ha sempre ricordato. Nelle scorse settimane, quando stava per diventare maggiorenne, si era informata in Questura e aveva presentato la richiesta di cittadinanza. “Mio padre lavorava alla Fiat – spiega – ed è morto quando io avevo solo cinque anni: mia madre era molto triste, in casa abbiamo avuto tante difficoltà ma le abbiamo superate”. Ora può puntare alle Olimpiadi e al sogno di una vita: salire sul gradino più alto del podio con il tricolore sulle spalle.