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Giro d’Italia 2024: Merlier vince, Tadej spreca energie

Credit: Giorgio Ialenti
Di Simone Gambino
Pubblicato il 6 Mag. 2024 alle 20:25

Giro d’Italia 2024: Merlier vince, Tadej spreca energie

Il belga Tim Merlier (Soudal Quickstep) ha vinto la terza tappa del 107° Giro d’Italia, l’ultima delle tre frazioni piemontesi che portava la carovana rosa, attraverso 166 chilometri, da Novara a Fossano, nel cuore della provincia granda. Il fiammingo, nel conquistare l’ottavo successo stagionale, ha preceduto il friulano Jonathan Milan (Lidl Trek) con l’eritreo Biniam Girmay (Intermarchè Wanty) che ha guadagnato il terzo posto. Leggermente mutata la classifica generale con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che ampliato minimamente il suo vantaggio portandolo a 46″ sul gallese Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) con il colombiano Daniel Martinez (Bora Hansgrohe) ora terzo a 47″.

Dopo due tappe che hanno prodotto fuoco e fiamme, causando il ritiro anche d’uno dei favoriti, l’irlandese Eddie Dunbar (Jayco AlUla), c’era da aspettarsi una frazione sedata, come l’andamento della prima metà di gara sembrava confermare. A sparigliare il gruppo, nel senso più autentico del termine, ci pensava il primo sprint intermedio, posto a Masio dopo 80 chilometri, in cui prevaleva facilmente Milan. Sull’abbrivio della volata, per inerzia, il plotone si frantumava in due tronconi con tutti i velocisti, esclusi Fernando Gaviria (Team Movistar) e Philip Bauhaus (Bahrain Victorious), tra i battistrada. Occorreva un faticoso lavoro di recupero da parte delle squadre dei due esclusi per ricucire lo strappo.

Il secondo sprint intermedio di Cherasco, ai meno 13 dal traguardo, vedeva protagonista la maglia rosa che, piazzandosi secondo tra i due uomini della Ineos Grenadiers, Ben Swift, primo, e Thomas, terzo, muoveva la graduatoria. Era questo il segnale che lo sloveno si sarebbe impegnato per conquistare anche la tappa. A riprova di ciò, su un breve strappo posto a tre chilometri dal traguardo, il fuoriclasse di Komenda seguiva lo scatto del danese Mikkel Honorè (EF Education Easy Post), portandosi dietro l’arcirivale Thomas. Perso per strada lo scandinavo, i due facevano il vuoto, venendo ripresi solo a trecento metri dallo striscione finale sotto il quale il colpo di reni di Merlier risultava decisivo. Resta da capire il perché dell’azione dello sloveno, soprattutto in ottica del doppio impegno Giro-Tour.

Domani la corsa abbandona il Piemonte per trasferirsi in Liguria. Saranno 190 i chilometri da percorrere da Acqui Terme ad Andora sul litorale savonese. Unica asperità di giornata sarà il Colle del Melogno, poco prima di metà percorso. Difficile non prevedere una nuova volata di gruppo.

Credit: Giorgio Ialenti
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