GIRO D’ITALIA 2019 SETTIMA TAPPA – Tutta abruzzese e sotto il sole: sono state queste la caratteristiche della settima frazione del Giro che portava la carovana da Vasto a L’Aquila attraverso 185 chilometri.
Una tappa facile nella prima metà ed impegnativa nell’ultima parte con il GPM di Svolte di Popoli a 45 chilometri dall’arrivo.Partenza a tutto gas con una serie infinita di scatti in testa al gruppo. Dopo 66 chilometri parte una fuga con 19 corridori prontamente rintuzzata dalla Bahrein Merida di Vincenzo Nibali che riesce a chiudere il gap, riprendendo i fuggitivi al chilometro 80.
Sulla salita verso Chieti attacca Davide Formolo, che viene seguito da altri 11 corridori. Si forma così una fuga con 12 elementi: Antonio Pedrero, José Joaquin Rojas (Movistar), Tony Gallopin (AG2R La Mondiale), Mattia Cattaneo (Androni Giocattoli – Sidermec), Pello Bilbao e Andrey Zeits (Astana), Davide Formolo e Jay McCarthy (Bora- Hansgrohe), Ruben Plaza (Israel Cycling Academy), Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Lucas Hamilton (Mitchelton-Scott) e Sebastian Henao (Team Ineos).
Il vantaggio dei fuggitivi sale rapidamente a 1’30”. A questo punto, la UAE Emirates si mette a tirare per difendere la maglia rosa di Valerio Conti. Sulla salita verso il GPM si staccano De Gendt e Plaza. Intanto, dietro nel gruppo, dopo il GPM, la Trek – Segafredo prende l’iniziativa riducendo il distacco ad un minuto.
A 9 chilometri dal traguardo parte Hamilton, seguito da Formolo, Cattaneo, Gallopin, Rojas e Bilbao. A 1.500 metri dall’arrivo Bilbao piazza lo scatto decisivo, andando a prendersi la vittoria in solitaria. In seconda posizione a 5” si piazza Gallopin, che precede Formolo.
Il gruppo della maglia rosa arriva dopo poco più di un minuto. In classifica generale resta al comando Valerio Conti (UAE-Team Emirates) con 1’32” su Rojas, che sale in seconda posizione, e 1’41” su Giovanni Carboni (Bardiani – CSF) che conserva la maglia bianca.
Oggi, 18 maggio, va in scena l’ottava tappa, la più lunga del Giro d’Italia 2019: 239 chilometri da Tortoreto Lido a Pesaro. Prima parte sul lungomare e seconda nell’entroterra con ben tre GPM: Monte della Mattera (3ª cat., 9,1 chilometri al 3,9 per cento, 14,0 per cento max), Monteluro (4ª cat., 6,0 chilometri al 3,0 per cento, 12,0 per cento max) e Gabicce Monte (4ª cat., 2,2 chilometri 5,1 per cento, 11,0 per cento max).
Superata quest’ultima difficoltà, mancheranno 24 chilometri al traguardo con un impegnativo tratto in discesa dai -6 ai -2,5 chilometri prima dei larghi stradoni che spianeranno la strada ad una probabile volata.
Giro d’Italia 2019, quinta tappa: e la pioggia che va… ma non si vede il sereno
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