Giro d’Italia 2019 prima tappa – Era il favorito ed ha rispettato il pronostico. Tuttavia, sarebbe superficiale liquidare così la vittoria di Primoz Roglic nella tappa d’apertura del 102° Giro d’italia, una cronometro cittadina che da Piazza Maggiore attraversava Bologna inerpicandosi sino al Santuario di San Luca.
Lo sloveno, un ragazzo che fino a pochi anni fa praticava il salto con gli sci e non il ciclismo, ha impartito ai suoi avversari una piccola mazzata con una prestazione monstre, infliggendo distacchi ragguardevoli se si considera che la tappa misurava in tutto solo otto chilometri.
La vittoria dello sloveno, che ha regalato al suo paese la prima maglia rosa in assoluto, acquista ancora maggior significato in considerazione delle ottime prove degli altri grandi favoriti alla vittoria finale del Giro.
Simon Yates, l’unico che aveva scelto di partire alla fine anziché all’inizio, ha conquistato la piazza d’onore scippandola a Vincenzo Nibali grazie ad un ottimo finale. Superiore ad ogni aspettativa, comunque, la prova dello Squalo.
Molto bene anche il colombiano Miguel Angel Lopez, giunto alla pari con un apparentemente deludente Tom Dumoulin. Attenzione, però, a criticare la farfalla di Maastricht: lui correrà anche il Tour de France per cui è logico che al Giro parta piano.
Oggi da Bologna si va in Toscana arrivando a Fucecchio, patria di Indro Montanelli. Non è scontato l’arrivo in volata considerando le piccole asperità disseminate sul percorso. Molto dipenderà dalla voglia di Roglic di impegnare la squadra nella difesa della maglia rosa, sprecando energie che potrebbe essere meglio conservare per la parte finale del Giro.