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Giro d’Italia, 19esima tappa: Vendrame, stupendo cuor di leone azzurro

Credit: Facebook
Di Simone Gambino
Pubblicato il 24 Mag. 2024 alle 19:15

Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale) ha vinto, con una splendida azione solitaria, la diciannovesima frazione del 107° Giro d’Italia, disputatasi interamente in terra carnica lungo i 157 chilometri da Mortegliano a Sappada.

A tre anni di distanza dalla vittoria di Bagno di Romagna, il corridore di Conegliano ha conquistato il suo secondo successo nella corsa rosa davanti a due precedenti vincitori di tappa. Alla piazza d’onore, infatti, staccato di 54″, è giunto lo spagnolo Pelayo Sanchez (Team Movistar), che aveva primeggiato a Rapolano Terme, con il dominatore del Passo Brocon 48 ore fa, Georg Steinhauser (EF Education Easy Post), terzo a 1’07”.

In una giornata di relax, seppur bagnato, del gruppo, giunto a poco meno di 16 minuti dal vincitore, la classifica generale è rimasta immutata. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) comanda con un vantaggio di 7’42” sul colombiano Daniel Martinez (Bora Hansgrohe) con il gallese Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), terzo a 8’04.

La solita partenza a tutto gas ha partorito, dopo circa un’ora, una fuga d’una ventina di elementi che si è presentato con otto minuti di vantaggio sul gruppo, in modalità holiday, all’imbocco di Passo Duron, poco dopo metà gara. È stato Julian Alaphilippe (Soudal Quickstep) a rompere, a questo punto, l’equilibrio, provocando una prima selezione netta cui sono riusciti a resistere soltanto Sanchez, Steinhauser, Jhonatan Narváez (Ineos Grenadiers), il belga Quinten Hermans (Alpecin Deceuninck) e, seppur con qualche difficoltà, Vendrame.

Nella discesa dopo il GpM, si è agganciato al sestetto l’australiano Lukas Plapp (Jayco AlUla). I sette, pur in accordo non totale, hanno superato insieme anche il successivo GpM di Sella Valcalda, posto ai meno 36 dal traguardo. A decidere l’esito della frazione è stata la successiva discesa, affrontata sotto una pioggia battente. Vendrame, conscio della sua vulnerabilità sulla salita conclusiva, ha gettato ogni precauzione alle ortiche, anticipando gli ex compagni di fuga e così guadagnando mezzo minuto.

Il trevigiano, poi, ha continuato a spingere nel successivo falsopiano, approfittando della assenza di collaborazione tra i suoi inseguitori. Questo fatto lo ha portato a imboccare l’ascesa verso Cima Sappada con più d’un minuto di margine. Solo Sanchez e Steinhauser hanno tentato, invano, di ricucire lo strappo. Per il corridore della marca trevigiana è stato un meritato trionfo figlio d’una giusta miscela di coraggio e ambizione.

Domani andrà in scena la ventesima tappa, ultima prima della passerella finale romana. Si partirà da Alpago nel bellunese per arrivare, dopo 184 chilometri, a Bassano del Grappa. Il percorso è degno d’una giornata che avrebbe potuto decidere il Giro d’Italia con la doppia scalata del Monte Grappa, icona massima della Grande Guerra. Con il destino della corsa rosa ormai deciso, vedremo se Tadej vorrà lasciare un’ultima firma anche nella città del ponte.

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