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Giro d’Italia 2023: e la pioggia che va, ma non torna il sereno

Di Simone Gambino
Pubblicato il 10 Mag. 2023 alle 19:55 Aggiornato il 10 Mag. 2023 alle 19:56

L’australiano Kaden Groves (Alpecin Deceuninck) ha vinto la quinta tappa del 106° Giro d’Italia da Atripalda a Salerno di 171 chilometri, disputata sotto una pioggia incessante. Lo sprinter oceanico, che ha regalato al suo paese il secondo successo parziale in questa edizione della corsa rosa dopo quello di Michael Matthews (Team Jayco AlUla) a Melfi, ha preceduto il conquistatore della prima frazione, il friulano Jonathan Milan (Bahrain Victorious) con il danese Mads Pedersen (Trek Segafredo) che ha guadagnato la terza moneta precedendo il padovano Alberto Dainese (Team DSM). Il norvegese Andreas Leknessund (Team DSM) ha conservato la maglia rosa mantenendo invariato il suo vantaggio su Remco Evenepoel (Soudal Quick Step), sempre secondo a 28” davanti al vincitore di ieri, Aurelien Paret-Peintre (AG2R Citroen), terzo a mezzo minuto.

Come scritto in apertura il tema dominante della giornata è stata la pioggia che non ha concesso tregua ai corridori. Prima del via, arrivava notizia di ben tre ritiri: Ramon Sinkeldam (Alpecin Deceuninck), Remy Rochas (Cofidis) e Valerio Conti (Corratec Selle Italia) si aggiungevano a Paul Lapeira (AG2R Citroen) facendo scendere a 172 il numero dei rimasti in gara. Con le strade bagnate, non sono mancate le cadute che, in particolare non hanno risparmiato Evenepoel finito a terra due volte: a inizio corsa, dopo 19 chilometri, a causa d’un cane che gli ha attraversato la strada, e a 1.900 metri dall’arrivo nel secondo capitombolo generale del gruppo negli ultimi 10 chilometri.

In partenza andavano subito via in quattro: Thibaut Pinot (Groupama FDJ), Stefano Gandin (Team Corratec Selle Italia), Samuele Zoccarato (Green Project Bardiani CSF Faizanè), e Thomas Champions (Cofidis). In realtà, l’interesse di Pinot era limitato: conquistato il GPM di Passo Serra, rafforzando così la sua leadership nella classifica degli scalatori, il transalpino si rialzava lasciando gli altri attaccanti soli in avanscoperta. Il trio portava rapidamente il proprio vantaggio a tre minuti prima che l’inevitabile reazione del gruppo producesse una lenta e inesorabile erosione del margine. A 25 chilometri dall’arrivo, subito dopo il traguardo volante di Battipaglia, con il vantaggio ridotto a un solo minuto, Zoccarato salutava i due ex compagni d’avventura e tentava l’assolo.

Il ciclista di Camposampiero riusciva a resistere 18 chilometri, venendo assorbito dal gruppo in coincidenza con lo striscione dei meno sette al traguardo. Era proprio in questo frangente che, in una curva, l’asfalto fradicio causava una caduta intorno alla decima posizione che frantumava il plotone. Primoz Roglic (Jumbo Visma), il più illustre tra coloro che erano rimasti indietro, riusciva a radunare la squadra, formando un treno che gli consentiva, nel giro di quattro chilometri, di ricucire lo strappo. I sussulti, tuttavia, non erano finiti. A poco meno di due chilometri dall’arrivo si verificava un nuovo capitombolo che aveva in Evenepoel e Alexander Vlasov (Bora Hansgrohe) le vittime più illustri. Fortunatamente per entrambi, l’incidente, essendo occorso nella zona neutrale, non comportava una perdita di tempo in graduatoria. Intanto, nel testa a testa conclusivo Groves si prendeva la rivincita su Milan mentre Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team), quarto, e Andrea Vendrame (AG2R Citroen), ottavo, finivano a terra subito dopo il traguardo. Per lo sfortunato ragazzo di Conegliano, rapidamente caricato in ambulanza, il Giro d’Italia è finito a Salerno.

Domani andrà in scena la sesta tappa con partenza e arrivo a Napoli. Si tratta d’una replica parziale della frazione che l’anno scontro registrò uno spettacolare duello tra l’indiscusso principe della fuga, il fiammingo Thomas De Gendt, vincitore sul lungomare di Via Caracciolo, e il fuoriclasse olandese Mathieu van der Poel. Al posto del circuito del Monte di Procida ci saranno 162 chilometri lungo la penisola sorrentina con lo storico GPM del Chiunzi al 49 chilometro cui seguirà, ai meno 65 dal traguardo, il Picco Sant’Angelo. E’ prevista pioggia al mattino ma in pomeriggio dovrebbe fare capolino il sole. Speriamo che i corridori abbiano voglia di farci divertire.

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