Il tedesco Nico Denz (Bora Hansgrohe) ha vinto la dodicesima tappa del 106° Giro d’Italia, interamente in Piemonte lungo i 185 chilometri che hanno portato i corridori da Bra a Rivoli. Denz, che ha marcato il secondo successo consecutivo teutonico in terra sabauda dopo quello di Pascal Ackermann (Team UAE Emirates) ieri a Tortona, ha preceduto sul traguardo il lettone Tom Skujins (Trek Segafredo) e l’australiano Sebastian Berwick (Israel Premiertech). Resta immutata la classifica generale con il gallese Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) in maglia rosa con 2” di vantaggio sullo sloveno Primoz Roglic (Jumbo Visma) e con il portoghese Joao Almeida (Team UAE Emirates) terzo a 22”.
La storia della tappa si è concentrata nella fuga dei seguenti 30 corridori: Ilan van Wilder (Soudal Quick Step), Alex Baudin e Valentin Paret-Peintre (AG2R Citroën Team), Samuele Battistella, Vadim Pronskiy e Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team), Andrea Pasqualon e Jasha Sütterlin (Bahrain Victorious), Nico Denz e Patrick Konrad (Bora Hansgrohe), Jonathan Lastra (Cofidis), Alberto Bettiol (EF Education EasyPost), Alessandro Tonelli, Luca Covili e Davide Gabburo (Green Project Bardiani CSF Faizanè), Laurens Huys (Intermarché Circus Wanty), Sebastian Berwick e Marco Frigo (Israel Premier Tech), Michel Hessmann e Sepp Kuss (Jumbo Visma), Einer Augusto Rubio (Movistar Team), Veljko Stojnic (Team Corratec Selle Italia), Michael Matthews (Team Jayco AlUla), Mads Pedersen, Amanuel Ghebreigzabhier, Bauke Mollema e Toms Skujins (Trek Segafredo), Stefano Oldani (Alpecin Deceuninck), Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa) e Davide Formolo (UAE Team Emirates). Nessuno di questi risultando pericoloso per la classifica generale, il gruppo si è sostanzialmente disinteressato dell’attacco.
A 90 chilometri dall’arrivo uscivano in avanscoperta Berwick Denz, Skujins e Tonelli che, traendo vantaggio dal disaccordo totale tra gli altri fuggitivi, guadagnavano rapidamente tre minuti. Invano, tentavano un contrattacco Baudin, Bettiol e Scaroni che, dopo aver recuperato un minuto, naufragavano nell’ascesa al Monte Braida, il GPM di seconda categoria posto ai meno 28 dal traguardo. Nel tratto finale di questa salita cedeva anche Tonelli lasciando in avanscoperta solo Berwick, Denz e Skujins, I tre, pur non procedendo d’amore e d’accordo, arrivavano così a giocarsi il successo di giornata che arrideva nettamente al tedesco.
L’attendismo odierno del gruppo è facilmente spiegato andando ad analizzare la tappa di domani: la tredicesima da Borgofranco d’Ivrea a Crans Montana in Svizzera, la prima delle tre frazioni a cinque stelle di questa edizione della corsa rosa. Seppur modificata leggermente nel percorso, ma non nel chilometraggio che resta fermo a 199, la tappa resta durissima. Non si transiterà più ai 2469 metri del Gran San Bernardo bensì si salirà fino a quota 1878 dove, invece della Cima Coppi, titolo passato alle Tre Cime di Lavaredo, ci sarà un GPM di prima categoria situato all’imbocco della galleria. Seguirà, dopo la discesa, l’aspra Croix de Coeur, anch’essa GPM di massima qualità con i suoi 2.174 metri, che precederà l’impennata finale verso il traguardo posto ai 1.456 metri di Crans Montana. Dopo giornate in cui la classifica è cambiata a causa di COVID, malanni e cadute, forse domani torneremo a vedere i corridori protagonisti.