Giro d’Italia 2023: ad Almeida la tappa, a Thomas la maglia rosa
Joao Almeida (UAE Team Emirates) ha vinto la sedicesima tappa del 106° Giro d’Italia, l’attesissima frazione montana da Sabbio Chiese al Monte Bondone, attraverso 203 chilometri di saliscendi continui. Il lusitano ha battuto allo sprint il gallese Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) con lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo Visma) terzo a 25″ davanti all’irlandese Edward Dunbar (Jayco Alula). La nuova classifica generale vede il dragone tornare in maglia rosa con un vantaggio di 18″ su Almeida e 29″ su Roglic. Damiano Caruso (Bahrain Victorious) sale in quarta posizione in graduatoria, ancorché staccato di 2’50”.
La tappa odierna ha vissuto d’una fuga iniziale di 26 corridori. Tra questi vanno ricordati il francese Aurelien Paret-Peintre (AG2R Citroen), divenuto maglia rosa virtuale lungo il percorso, l’irlandese Ben Healy (EF Education Easy Post) che, passando primo sul GPM del Passo Santa Barbara, ha conquistato la maglia azzurra di leader degli scalatori, togliendola, sulle strade di casa, al trentino Davide Bais (Eolo KOMETA), e il friulano Jonathan Milan (Bahrain Victorious) che, vincendo il traguardo volante di Rovereto, ha consolidato il suo primato nella classifica a punti. Nel gruppo dei migliori, dove si registrava il ritiro di Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers), era l’azione della Jumbo Visma a non permettere ai fuggitivi di prendere il largo, arrivando all’imbocco della salita finale, a 20 chilometri dal traguardo, con 3’30” di margine. Sotto la spinta continua dei vesponi, il vantaggio continuava a scendere. Ai meno 15, dopo aver ridotto a 1’35” il margine dei fuggitivi, Rohan Dennis (Jumbo Visma) si faceva da parte. Gli subentrava Davide Formolo (Team UAE Emirates). Sotto lo striscione dei 10 all’arrivo, il distacco scendeva sotto il minuto proprio nel momento in cui si perdeva contatto la maglia rosa Bruno Armirail (Groupama FDJ).
I fuggitivi venivano ripresi a 8.500 metri dal traguardo. Si formava, a questo punto, un quintetto al comando con Almeida, Thomas, Dunbar, Roglic e il suo gregario Sepp Kuss (Jumbo Visma). Il portoghese, poi, partiva ai meno 5.000. Kuss si dannava l’anima per ricucire il buco. Proprio nel momento in cui lo statunitense sembrava essere riuscito nell’impresa, Thomas rompeva gli indugi lasciando sul posto tutti e riportandosi su Almeida. Joao sputava l’anima riuscendo a tenere a fatica la ruota del vincitore del Tour de France 2018. In seguito, seppure con riluttanza, dava anche il cambio al gallese. Thomas, concentrato sul guadagnare quanto più possibile su Roglic, si metteva in testa sotto il triangolo rosso dell’ultimo chilometro. Questo favoriva Almeida che non aveva problemi a saltare l’avversario ai 300 metri, conquistando così il suo primo successo di giornata al Giro.
Domani, a mo di quiete che precede la tempesta, andrà in onda la diciassettesima tappa di 197 chilometri da Pergine Valsugana a Caorle sulla riviera veneziana. Sarà il penultimo appuntamento per gli sprinter prima dell’apoteosi finale domenica a Roma sui Fori Imperiali. Da giovedì, con l’arrivo in Valzoldana, si tornerà a correre pensando alla classifica.