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Giro d’Italia 2022, gioie e dolori per la Francia nella Granda

Credit: Giorgio Ialenti
Di Simone Gambino
Pubblicato il 20 Mag. 2022 alle 17:52 Aggiornato il 20 Mag. 2022 alle 19:25

Il francese Arnaud Demare (Groupama FDJ) ha vinto la tredicesima tappa del 105° Giro d’Italia, una frazione breve e non troppo impegnativa che ha portato la carovana rosa da Sanremo a Cuneo lungo 150 chilometri. Il successo dello sprinter di Beauville, il terzo in questa edizione, giunge in coincidenza con il ritiro di un altro transalpino, in lotta per la vittoria finale: Romain Bardet (Team DSM). Sul lungo rettilineo finale, il vincitore della Sanremo 2016 ha preceduto il tedesco Phil Bauhaus (Bahrain Victorious) e l’uomo dell’Isola di Man, il sempreverde Mark Cavendish (Quick Step Alpha Vinyl). Il volatone di gruppo è stato tutt’altro che scontato per merito dei fuggitivi di giornata che hanno procrastinato fino alla fine il ricongiungimento, avvenuto a 700 metri dall’arrivo.

Partivano in cinque 15 chilometri dopo il via: Nicholas Prodhomme (AG2R Citroen), Mirco Maestri (Eolo KOMETA), Filippo Tagliani (Drone Hopper Androni Giocattoli), Julius van den Berg (EF Education Easy Post) e Pascal Eenkhoorn (Jumbo Visma). Gli attaccanti passavano con 6’30” in cima al Colle di Nava, orfani di Tagliani, staccatosi in salita. Nel frattempo, si consumava il dramma di Bardet, che si accasciava a bordo strada in preda a dolori gastrici. Nella discesa del Colle di Nava cominciava, ad onor del vero in maniera abbastanza pigra, la rimonta del gruppo che ai meno 20 dal traguardo accusava ancora un distacco di 2’30”.

Credit: Giorgio Ialenti

Si faceva a questo punto più vigorosa l’azione delle squadre dei velocisti che guadagnando sistematicamente dieci secondi a chilometro riducevano il ritardo ad un minuto sotto lo striscione dei 10 chilometri all’arrivo. Un breve rallentamento dietro rimpolpava le speranze dei fuggitivi che, come sempre avviene in questi casi, rallentavano ai meno due, cominciando a studiarsi tra loro. Questa breve riflessione si rivelava fatale, spianando la strada all’ottavo trionfo italiano di Demare.

Domani va in scena la quattordicesima frazione, decisamente una delle più intriganti di questa edizione della corsa rosa. Saranno 147 i chilometri da percorrere da Santena, da dove si partirà in omaggio al Conte di Cavour, fino a Torino, dove la corsa si concluderà in Corso Moncalieri. Dopo 49 chilometri relativamente facili, si entrerà in un anello micidiale di analoga lunghezza, comprendente le scalate ai colli di Superga e Maddalena, da ripetere due volte. Non ci sarà un metro di pianura con sedi stradali estremamente strette. La classifica generale, rimasta invariata oggi, ad eccezione del ritiro di Bardet, dovrebbe subire non poche modifiche.

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