Il francese Victor Lafay (Cofidis) ha vinto l’ottava tappa, l’unica meridionale del 104esimo Giro d’Italia, da Foggia a Guardia Sanframondi lungo 170 chilometri vallonati. Il transalpino ha preceduto sul traguardo di 36” il valtellinese Francesco Gavazzi (EOLO-Kometa) con il tedesco Niklas Arndt (Team DSM) terzo a 37”. Il gruppo, con tutti i migliori, si è preso in giorno di relax, arrivando staccato di 4’32”. La classifica generale è rimasta immutata con l’ungherese Attila Valter (Groupama FDJ) che ha conservato la maglia rosa con 11” di vantaggio sul belga Remco Evenepoel (Deceuninck Quick Step) e 16” sul colombiano Egan Bernal (Ineos Grenadiers). C’è stato, invece, un colpo di scena nella graduatoria della classifica a punti a causa del ritiro dell’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal), avvenuto dopo 35 chilometri per problemi al ginocchio. La maglia ciclamino è, quindi, passata sulle spalle del belga Tim Merlier (Alpecin – Fenix).
La frazione odierna è stata caratterizzata da una prima ora a velocità elevatissima durante la quale ogni tentativo di fuga è stato rintuzzato dal gruppo guidato dalla Ineos Grenadiers. Solo dopo 50 chilometri si materializzava l’attacco di giornata con nove corridori: Alexis Gougeard (AG2R Citroën), Giovanni Carboni (Bardiani-CSF-Faizanè), Nelson Oliveira (Movistar), Victor Lafay (Cofidis), Francesco Gavazzi (EOLO-Kometa), Kobe Gossens (Lotto Soudal), Niklas Arndt (Team DSM), Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) e Victor Campenaerts (Qhubeka-Assos). Guadagnati rapidamente i canonici 5 minuti di vantaggio, fuggitivi e plotone procedevano distanziati ad identica velocità superando senza grandi patemi i 1392 metri del GPM di Bocca della Selva, principale asperità di giornata posta ai meno 50 dal traguardo.
La bagarre tra gli uomini di testa cominciava a 5 chilometri dall’arrivo, posto in cima ad una salita con pendenza media al 7 per cento. Partivano Campenaerts e Carboni che, successivamente, venivano fagocitati da Lafay poco prima dello striscione dei meno 2. Il 25enne lionese produceva una progressione vincente, dilatando il suo vantaggio oltre il mezzo minuto sulla linea del traguardo.
Domani va in scena la nona tappa, una delle più attese di questo 104esimo Giro d’Italia. Sarà una frazione interamente in terra abruzzese, da Castel di Sangro a Rocca di Cambio – Campo Felice, lunga solo 158 chilometri ma estremamente intensa. Saranno ben quattro i GPM, l’ultimo dei quali, posto sulla linea del traguardo, di prima categoria. Il Passo di Monte Godi, 1.556 metri dopo 35 chilometri, fungerà da antipasto, seguito da Forca Caruso, 1.107 metri, ed Ovindoli, 1.457 metri. La salita finale che porterà ai 1.655 metri di Campo Felice sarà caratterizzata, sul modello della Planche des Belles Filles, dagli ultimi 1.600 metri in sterrato. Non dovrebbe piovere ed è prevista una temperatura di 12 gradi all’arrivo. Ci sono tutti i presupposti per una signora tappa.