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Addio a Gigi Riva, le reazioni alla scomparsa di Rombo di tuono. Zoff: “Perdo un amico”

Di Antonio Scali
Pubblicato il 22 Gen. 2024 alle 20:42 Aggiornato il 22 Gen. 2024 alle 20:48

Il calcio italiano perde un grandissimo: Gigi Riva è morto oggi a 79 anni. Prima il malore, poi il ricovero in ospedale per problemi cardiaci. Rombo di Tuono è morto nella sua Cagliari, la città nella quale vinse lo storico scudetto del 1970. Detiene tuttora il record come miglior marcatore della storia della Nazionale (35 reti in 42 partite). Una notizia che ha emozionato tutti gli appassionati di sport.

“Perdo un grandissimo amico, abbiamo fatto una lungo percorso di vita insieme. Dal militare a tanti ricordi in nazionale. Una tristezza infinita, sono profondamente addolorato, non riesco a parlare”, ha detto a caldo Dino Zoff. “Da giocatore è stato il più grande attaccante italiano della storia e uno dei migliori al mondo. Io ero un suo grande tifoso, poi ho lavorato con lui in nazionale, io ct e lui capo-delegazione e ho conosciuto un uomo ancora più grande del calciatore, una persona straordinaria. Se n’è andato via troppo presto, è un grandissimo dispiacere. Ha dato la vita per il calcio, dobbiamo essere tutti grati”, ha ricordato l’ex ct Arrigo Sacchi. “Ci lascia un grande sportivo che ha segnato la storia del calcio e della nostra Nazionale. Che la terra ti sia lieve, campione”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Profili social listati a lutto per il Cagliari: “Per sempre Gigi Riva”.

“E’ una giornata davvero triste, perdiamo uno dei simboli del calcio italiano, un giocatore fantastico e soprattutto un uomo vero, di una rettitudine unica, con la Sardegna nel cuore. E’ stata una fortuna averlo conosciuto”, ha commentato Fabio Capello, compagno di Riva in nazionale. “Era un amicone, non voleva mai stare da solo. Era una forza della natura, un grande”. Così Roberto Boninsegna. “Ho passato tanti anni con lui e quando sono arrivato a Cagliari all’inizio della mia carriera ho dormito due anni con lui. Non avevo l’auto, ero sempre con lui e siamo diventati amici sia in campo che fuori. Poi io sono tornato all’Inter e ci siamo ritrovati in Messico per quella bellissima esperienza”. “Il calcio italiano è in lutto perché ci ha lasciati un vero e proprio monumento nazionale”. Lo afferma il presidente della Figc, Gabriele Gravina.

“É molto di più di rombo di tuono, piangiamo l’uomo, il professionista. Rappresentava un cacio di altri tempi. Il nostro compito è tenerlo in vita e che il calcio possa tenere quella dimensione umana. L’auspicio è che si possa concretizzare con l’inizio dei lavori dello stadio di Cagliari che sarà dedicato a Gigi Riva». Lo ha detto il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi. “Io perdo un fratello, abbiamo passato tanti anni insieme, dormivamo insieme con il Cagliari e con la Nazionale. Ancora oggi ci sentivamo al telefono e lo sentivo bene, non sapevo avesse problemi di cuore”, ha detto Enrico Albertosi. 

Un minuto di silenzio sui campi di calcio verrà osservato in ricordo di Gigi Riva, scomparso oggi. “Tra i più forti attaccanti di tutti i tempi, con 35 gol è il miglior marcatore della storia della Nazionale – ricorda la Figc – In sua memoria verrà osservato un minuto di raccoglimento prima delle gare in programma da domani a tutto il week end”. Tante anche le squadre che hanno espresso il loro cordoglio sui social. Condoglianze e dolore anche dalla politica, dal Movimento 5 Stelle a Forza Italia, fino ad arrivare al leader di Italia Viva Matteo Renzi.

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