Figc: approvati playoff, playout e l’algoritmo
Diciotto voti a favore e tre contrari. Al Consiglio Federale della Figc di oggi passa la linea Gravina con la decisione delle linee guida in caso di un ulteriore stop al calcio giocato. Sì a playoff e playout, così come l’utilizzo dell’algoritmo, che però varrebbe per determinare l’accesso alle Coppe europee r le retrocessioni ma non lo scudetto.
A votare contro sono stati i rappresentanti della Serie A, Dal Pino, l’a.d. interista Beppe Marotta e il presidente della Lazio Claudio Lotito. Il sì alla linea Gravina (18 a 3 i pareri favorevoli) rappresenta una sonora sconfitta per la massima serie del calcio italiano, pronta a ripartire il 20 giugno dopo il lungo stop per il Coronavirus. Ma vediamo nel dettaglio cosa è stato deciso nel Consiglio Federale di oggi.
Playoff e playout tornano ufficialmente come piano B per la chiusura della stagione solo in caso di stop al campionato (entro il 10 luglio) per cause di forza maggiore. La formula di playoff e playout sarà decisa nei prossimi giorni, e comunque prima della ripresa del campionato prevista per il 20 giugno, dal presidente Gravina e dai suoi due vice Cosimo Sibilia e Paolo Dal Pino, presidente della Lega di A. Si tratta comunque di playoff e playout brevi, e infatti si parla di una formula per quanto concerne gli spareggi scudetto che coinvolgerebbe quattro o sei squadre.
“Ha vinto il calcio, abbiamo sempre sostenuto l’esigenza di non rimanere fuori dal calcio europeo. Abbiamo dimostrato coerenza e grande compattezza. In caso di stop abbiamo previsto un nuovo format con playoff e playout” ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina al termine del Consiglio Federale. “Non c’è soluzione migliore, oltre al campo, che confrontarsi con playoff e playout. Un mini-torneo è sempre meglio rispetto a un algoritmo che comunque è stato chiarito: è una media ponderata che tiene conto del peso che deriva dalla media dei punti fatti in casa e fuori casa, moltiplicato per il residuo delle gare. La Lega di A lo ha approvato e accettato, speriamo non serva a nulla”, ha aggiunto Gravina.
L’algoritmo, molto discusso, è dunque la soluzione estrema se non si riuscirà più a giocare, ma non assegnerà lo scudetto. L’unica possibilità di assegnare il titolo anche con la classifica congelata è che non ci sia tempo per i playoff e la prima in classifica sia matematicamente irraggiungibile. In caso di necessità, l’algoritmo servirà a stabilire le qualificate in Europa e le retrocessioni. Non lo scudetto.
“Si parte il 20 giugno per chiudere i campionati, fino al 10/15 luglio ci siamo riservati la possibilità dei playoff e playout – ha detto il numero uno della Figc – se ci dovesse essere un nuovo blocco momentaneo delle competizioni. Il numero delle squadre? Ancora non lo abbiamo deciso ma lo faremo prima che ricominci il campionato insieme alla Lega di A. Sarà un lavoro inutile perché mi auguro che il campionato termini regolarmente”.
Il Consiglio della Federcalcio ha confermato la chiusura della stagione regolare della Serie C e ha ratificato di conseguenza la promozione in Serie B di Monza, Vicenza e Reggina, al vertice dei rispettivi gironi di Lega Pro prima della sospensione dei campionati per l’emergenza Coronavirus. Per quanto riguarda la quarta squadra da promuovere in B, si svolgeranno i playoff dal 5 luglio a cui parteciperanno le 27 squadre che si sono classificate dal secondo al decimo posto e la vincitrice della Coppa Italia di C. Quanto ai playout, retrocedono in Serie D le squadre classificate all’ultimo posto di ogni girone, mentre le ulteriori sei retrocessioni saranno determinate dal playout tra le squadre classificate al penultimo, terzultimo, quartultimo e quintultimo posto di ogni girone.
Il Consiglio Federale ha anche disposto la sospensione definitiva del campionato di Serie A femminile. Stabilito poi un inasprimento del codice di giustizia sportiva nel caso di una violazione del rispetto dei protocolli anti-Covid approvati dal comitato tecnico scientifico del governo. In base alla gravità della violazione si potrà procedere con un’ammenda, la penalizzazione di alcuni punti o addirittura l’esclusione dal campionato. Definiti anche i termini del calciomercato: la prima finestra andrà dal 1 settembre al 5 ottobre 2020; la sessione invernale dal 4 gennaio al 31 gennaio 2021.
La spada di Damocle che pende sulla conclusione della stagione è la norma che prevede la quarantena di squadra nel caso di una positività di un calciatore o di un membro dello staff. La Figc e la Lega Serie A sperano di fare pressioni sui ministri Gravina e Spadafora per allentare questo aspetto che rischierebbe di far saltare nuovamente il banco. L’obiettivo è quello di ottenere la quarantena singola, oppure che possa essere ridotta ad una sola settimana.
“Dobbiamo avere un confronto molto serrato con il ministro Spadafora, il ministro Speranza e il nostro Cts – ha detto Gravina -. Io non so se sarà possibile ammorbidire o attenuare la quarantena ma riteniamo che ci possano essere delle condizioni che comunque non impediscano al nostro campionato di andare avanti”. Intanto il pallone sta per rotolare di nuovo – finalmente – negli stadi di Serie A, benché vuoti. Si riparte venerdì 12 e sabato 13 con le due semifinali di Coppa Italia Juventus-Milan e Napoli Inter, il 17 la finale. Dal 20 giugno la ripresa della massima serie, con l’obiettivo di chiudere la stagione il 2 agosto.
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