Il Regno Unito potrebbe essere il primo paese in cui i calciatori professionisti sono invitati a dichiarare liberamente la propria omosessualità.
Il numero uno della federcalcio inglese, Greg Clarke, ha infatti dichiarato in un’intervista al quotidiano britannico The Times di aver parlato con diversi sportivi omosessuali e di aver discusso con loro l’opportunità di un coming out collettivo per evitare che l’attenzione pubblica possa concentrarsi troppo sui singoli.
“Ovviamente nessuno è obbligato a rivelare la propria omosessualità”, ha spiegato Clarke. “Ma se c’è un alto numero di atleti pronti a dichiararsi, perché non farlo tutti insieme?
Questo proposito potrebbe realizzarsi già all’inizio della prossima stagione agonistica: “Premier League, Lega e FA (la federazione calcio inglese, ndr) potrebbero farlo all’inizio della stagione”, ha detto il presidente, “e ho chiesto anche alla comunità gay come poter dare il nostro sostegno a coloro che vogliono rendere pubblica la loro sessualità”.
Uno stravolgimento in qualche modo favorito dal clima dell’opinione pubblica inglese: “Da un recente sondaggio commissionato da Bbc Radio”, ha continuato Clarke, “è emerso che i tifosi non avrebbero problemi a sostenere i giocatori omosessuali della propria squadra, ma sono preoccupato per quello che hanno detto sugli omosessuali che giocano nelle squadre avversarie”.
Un deciso cambio di rotta da parte del vertice della federcalcio inglese che solo pochi mesi prima aveva parlato di un mondo del calcio non ancora pronto ad accogliere atleti omosessuali. Anzi, li avevi invitati a non fare coming out, continuando a tenere nascosta la propria sessualità.
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