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Elisa Di Francisca: “Benedetta Pilato? Mi ha detto ‘Non sei mica mia madre’. Per noi la sconfitta era sofferenza”

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 14 Ago. 2024 alle 14:03

Elisa Di Francisca torna a parlare della polemica con Benedetta Pilato

L’ex schermitrice Elisa Di Francisca torna a parlare della polemica con la nuotatrice Benedetta Pilato nata durante le Olimpiadi di Parigi 2024.

La campionessa di fioretto, infatti, aveva criticato in diretta tv le parole della nuotatrice che si era detta soddisfatta del quarto posto rimediato nei 100 rana. “Ma ci è o ci fa?” aveva commentato a caldo Di Francisca, che poi si era successivamente scusata con l’atleta.

Ora, intervista dal Corriere della Sera, la fiorettista è tornata sull’argomento: “La polemica di inizio Olimpiade ha tolto spazio alle medaglie e agli atleti. Mi dispiace. Vedo che se ne continua a parlare ancora oggi. Troppo. Quello che ho detto di Benedetta Pilato, come l’ho detto: il messaggio è stato strumentalizzato. Ho parlato di pancia, per quella che è la mia storia. Poi ho i miei pregi e difetti”.

Di Francisca riconosce che i concetti potevano essere espressi in un altro modo: “Ma non sono una giornalista: ero in diretta come ex atleta, ambassador del Coni a Parigi 2024. Benedetta, a caldo, ha definito il quarto posto il giorno più bello della sua vita. Mi hanno chiesto un commento: mi è venuto da dire quello che ho detto perché ci credo profondamente”.

“Credo davvero che la sofferenza, lo stare male per un risultato che non arriva, sia importante. Lo dico attingendo al mio vissuto di ex atleta della scherma: bisogna provare dispiacere, perché da lì si attinge la motivazione per ripartire alla conquista. Io ho sempre fatto così” aggiunge l’ex campionessa.

Quando il giornalista le fa notare che la sua esperienza non debba essere uguale a quella della Pilato, Di Francisca risponde: “Ma non per questo sono una bulla, una violenta, una stro… Sono una persona che delle sofferenze ha fatto tesoro: ho vinto l’Olimpiade a 29 anni, dopo aver perso tanto. E tutti i momenti brutti e negativi li ho interiorizzati, per trasformarli in forza. È questo l’insegnamento che darò ai miei figli, senza amarli di meno, naturalmente”.

Secondo l’ex campionessa oggi si è persa la cattiveria agonistica che lei e le sue colleghe avevano quando erano in gara: “Io quel mordente, quella fame, quella determinazione feroce, in giro, la vedo in pochi. Parliamo di cattiveria agonistica, ovvio: quando salivamo in pedana, ci trasformavamo. È la sofferenza che prepara alla vita, non l’accontentarsi”.

L’ex schermitrice, poi, rivela di aver chiarito con la nuotatrice: “Le ho telefonato la mattina dopo, ci siamo parlate. Non volevo pensasse che ce l’avevo con lei, una diciannovenne. Era un discorso più ampio”.

Questo il racconto della telefonata: “Ciao, sono Elisa. E lei: perché hai detto quello che hai detto? È il mio modo di vivere la vita, figlio del mio modo di essere, ho cercato di chiarire. Ma tu non sei mica mia madre, ha detto. Se lo fossi ti direi le stesse identiche cose, ho risposto. Ma se ho urtato la tua sensibilità, ti chiedo scusa”.

Su come si comporterà con i suoi figli afferma: “Non insegnerò loro l’obbligo di vincere a tutti i costi, ma sanno che se non fanno bene una cosa ci saranno delle conseguenze. Non drammatiche, ma conseguenze. Mi spiace ma io appartengo alla generazione passata, ho avuto un padre severo che mi ha tirata su in un certo modo. Il buonismo imperante non è la mia filosofia. E non sopporto nemmeno la finzione ipocrita dei social né chi, nei momenti di polemica, usa le situazioni per innalzare se stesso. La vita vera è un’altra”.

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