Di Maio Olimpiadi – Ieri nelle sede del Cio a Losanna sono state assegnate le Olimpiadi invernali 2026 a Milano Cortina. Una notizia che è stata accolta con entusiasmo dal mondo politico tra cui anche il Movimento Cinque Stelle.
Lo stesso Movimento Cinque Stelle che, finora, si era sempre dichiarato contrario ai grandi eventi tra cui i Giochi Olimpici.
Da qui la rinuncia alla candidatura di Roma per quelle estive del 2024 e di Torino dal concorrere insieme a Milano Cortina per quelle invernali 2026.
“I Giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2026 si terranno in Italia, a Milano e Cortina. Potremo vedere da vicino i nostri campioni, ammirare la fiaccola accesa. Lo sport è una cosa straordinaria. Ed oggi è una giornata importante, proprio perché ha vinto lo sport, la sua purezza e l’entusiasmo di un intero Paese, lontano da ogni logica di potere, lontano da ogni interesse – ha spiegato il vicepremier Luigi Di Maio – L’Italia saprà dare il meglio di sé e saprà vincere come fa ogni volta che gioca da squadra”.
Parole pronunciate dal vicepremier grillino lo stesso che, nell’ottobre 2018, mostrò tutto lo scetticismo sulla candidatura delle due città italiane dichiarando anzi che il governo non avrebbe appoggiato economicamente i Giochi: “Chi vuole fare le Olimpiadi se le paga da solo”.
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E invece proprio il governo metterà a disposizione circa 400 milioni di euro che serviranno per garantire la sicurezza dell’evento. Altri 400 milioni poi verranno garantiti dalle regioni Lombardia e Veneto mentre il Comitato Olimpico internazionale verserà circa un miliardo di euro al comitato organizzatore.
“Il governo scriverà una lettera dicendo: va bene, ma noi come governo centrale non ci mettiamo 1 euro, sia in costi diretti sia in costi indiretti”, aveva chiarito il ministro dello Sviluppo economico.
Anche il presidente del Coni Giovanni Malagò ieri, poco dopo l’assegnazione a Milano Cortina dei Giochi olimpici del 2026, non ha mancato di pungolare un altro esponente di spicco del Movimento Cinque Stelle, la sindaca di Roma Virginia Raggi.
“La Raggi non mi ha dato fiducia, Sala, Ghedina e Zaia invece sì, questa è la verità. Le ferite sono perfettamente cicatrizzate ma si vedono ancora perché Roma è la mia città”, ha spiegato il numero 1 dello sport italiano riferendosi al ritiro della candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024.
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