Derby di Manchester: tifoso del City fa il gesto della scimmia
Arrestato, bandito dal club a vita e licenziato. Questa la punizione riservata a un tifoso di 41 anni del Manchester City che sabato 7 dicembre, durante il derby di Premier League contro lo United, ha rivolto insulti razzisti a due giocatori di colore.
Cosa è successo
Durante la sfida tra Manchester City e Manchester United un tifoso dei Citizens di 41 anni ha rivolto insulti razzisti contro due giocatori: Fred e Lingard. Al minuto 68 della partita poi il giocatore brasiliano dello United è stato anche colpito da un oggetto, probabilmente un accendino. L’arbitro Taylor, accortosi dell’episodio, ha subito interrotto il gioco e richiesto l’intervento degli steward.
Subito dopo il fischio finale il Manchester City, con una nota, ha comunicato che avrebbe collaborato subito con le autorità per rintracciare il colpevole: “Il City applica una politica di tolleranza zero in materia di discriminazione di qualsiasi tipo e chiunque venga ritenuto colpevole di abusi razziali sarà bandito dal club a vita”. Forte la reazione anche dei due allenatori: Solskjaer si è augurato che l’uomo “non metta più piede in uno stadio”, Guardiola ha definito l’episodio “inaccettabile”.
Poche ore dopo, durante la mattinata di domenica 8 dicembre, la polizia ha poi arrestato il responsabile dei buu razzisti che durante il match è stato inquadrato dalle telecamere dello stadio mentre insultava i giocatori e faceva il gesto della scimmia. L’accusa è di comportamenti contrari all’ordine pubblico aggravati dalla matrice razzista. Il quarantunenne rimarrà sotto custodia per essere interrogato. Intanto, in attesa della sentenza, l’uomo è stato licenziato dalla compagnia per cui lavorava.
La difesa del tifoso
Questa mattina, 9 dicembre 2019, il 41enne Anthony Burke, tifoso del Manchester City arrestato per il gesto che è stato beccato a fare sugli spalti durante il derby, si è difeso pubblicamente: “Ascoltate, sono solo un f**** razzista perché un fermo immagine mi fa sembrare così – ha scritto su Facebook l’ex soldato (ha servito in Irlanda del Nord con il Cheshire Regiment) sulla sua pagina social – ma io non sono razzista, mi stavo solo mettendo le mani in tasca. Pensate quello che volete, sono tutte c****, io conosco la verità e ho già preso appuntamento per parlare con la polizia”.