“Ronaldo era stato proposto pure al Napoli”. Questa la clamorosa rivelazione del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis in merito al campione portoghese acquistato nei giorni scorsi dalla Juventus.
“Mi telefonò il suo procuratore, Mendes – ha detto a La Repubblica -. Abbiamo formulato anche la nostra offerta e avremmo pagato CR7 con le percentuali sugli incassi successivi garantiti dal suo arrivo. I 350 milioni che investirà la Juve sono oltre la nostra portata, avremmo rischiato di spingere il club verso il fallimento”.
De Laurentiis ha poi parlato del mercato possibile: “Ci serve un terzino capace di giocare su entrambe le fasce e lo prenderemo presto. Poi aspettiamo le valutazioni di Ancelotti alla fine del ritiro. Se qualche giocatore non l’avrà convinto, correremo subito ai ripari”.
Infine una battuta sul nuovo allenatore: “Si sta subito dimostrando un professionista straordinario. Non considera il Napoli una tappa di passaggio. Lavoriamo in sintonia e valorizzerà al massimo tutti i nostri giocatori”.
CALCIOMERCATO NAPOLI 2018 2019 (ad oggi – 15 luglio 2018)
ACQUISTI NAPOLI
Ciciretti (Benevento); Younes (Ajax); Verdi (Bologna); Lasicki (Wisla Plock); Inglese (Chievo); Luperto (Empoli); R. Insigne (Parma); Grassi (Spal); Maksimovic (Spartak Mosca); Meret (Udinese); Karnezis (Udinese); Fabian Ruiz (Betis Siviglia)
CESSIONI NAPOLI
Maggio (parametro zero); Reina (parametro zero); Milic (parametro zero); Rafael C. (parametro zero); Sepe (Parma)
COSA È IL CALCIOMERCATO?
Il calciomercato è il periodo dell’anno in cui ogni società calcistica può acquistare giocatori da altre società o cedere i propri. In cambio di ogni giocatore, generalmente, viene corrisposta alla società che lo vende una somma di denaro, come forma di indennizzo per liberarlo dal contratto che lo lega ad essa.
In questa maniera, il giocatore venduto estingue il proprio contratto con la società che lo cede per legarsi così a una nuova.
I giocatori privi di contratto, e quindi senza squadra, possono invece essere tesserati da una società calcistica in qualsiasi momento dell’anno, anche fuori dal periodo del calciomercato.
I giocatori il cui contratto con una società è sul punto di scadere, invece, possono essere acquistati da un’altra squadra a parametro zero, quindi senza alcun esborso economico, così come qualsiasi altro lavoratore di qualsiasi categoria si trovi nella stessa situazione.
Durante il calciomercato una squadra può anche cedere un giocatore a un’altra società a titolo temporaneo e mantenendo il possesso del suo cartellino: si tratta del cosiddetto prestito.
Il prestito, a sua volta, può avere diverse clausole: la possibilità di essere interrotto e il diritto per la squadra che prende con sé il giocatore di acquistarlo con un riscatto fissato in partenza, diritto che in alcuni casi può essere un obbligo.
In alcuni casi esiste la possibilità di acquistare un giocatore in comproprietà tra più società, che ne possiedono ognuna una parte – in genere la metà – del cartellino. Questa formula, tuttavia, in Italia è stata abolita nel 2014.
QUANDO SI SVOLGE?
I periodi dell’anno in cui si svolge il calciomercato sono generalmente due: l’estate, periodo di passaggio tra due diverse stagioni calcistiche nella maggior parte dei campionati di calcio, e l’inverno, in cui si svolge il cosiddetto “mercato di riparazione”, in cui intorno alla metà del campionato le squadre hanno la possibilità di apportare alcune modifiche alla propria squadra.
Tuttavia, la federazione calcistica di ogni Paese può stabilire a propria discrezione le date del calciomercato.
In Italia il calciomercato estivo si tiene dal primo luglio al 18 agosto, mentre quello invernale dal 1 gennaio al 19 gennaio.
QUANDO È NATO?
Non è facile riuscire a risalire quando il calciomercato sia nato: i trasferimenti dei calciatori da una squadra all’altra in cambio di denaro sono, in numerose forme, sempre avvenuti. Tra i primi degni di nota, in Italia, si ricorda nel 1913 il passaggio di Emilio Santamaria dall’Andrea Doria (antenata dell’odierna Sampdoria) ai rivali del Genoa per la cifra di 1.500 lire.
Dopo la Seconda guerra mondiale, però, i cambi di casacca dei giocatori divennero più frequenti, complice anche il fatto che nelle squadre, a causa della guerra, spesso mancavano i giovani e le riserve, e per questa ragione si ricorse in modo più frequente al calciomercato.
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