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Daniele Scardina, il manager riaccende le speranze: “Ha mosso la lingua e il braccio”

Di Giovanni Macchi
Pubblicato il 5 Mar. 2023 alle 11:23 Aggiornato il 5 Mar. 2023 alle 11:25

Daniele Scardina, il manager riaccende le speranze: “Ha mosso la lingua e il braccio”

Daniele Scardina respira da solo e ogni giorno “ci sono miglioramenti, piccoli segnali che inducono a sperare”. Ulteriori passi in avanti sono avvenuti nelle ultime ore, come ha spiegato il suo manager del pugile, Alessandro Cherchi: “Daniele reagisce agli impulsi, ha mosso la lingua e il braccio. Le sue condizioni sono stazionarie ma sono migliorate ogni giorno da quando è entrato in ospedale. Ora dobbiamo entrare nella fase della pazienza”.

“Ha reagito agli impulsi indotti dai medici e il suo encefalogramma va sempre meglio. Anche la TAC è risultata positiva. Al momento i test non hanno ancora evidenziato le possibili cause del malore ma ci sarà tempo per capirlo. Daniele deve riposare bene prima di approcciarsi al risveglio”, ha spiegato il manager, confermando che il ragazzo si trova ancora in coma indotto.

Ma cosa è successo a Daniele Scardina? Il 30enne amatissimo pugile lombardo martedì scorso ha avuto un malore improvviso che si è poi rivelato molto grave. Scardina si stava allenando nella palestra di Buccinasco (comune dell’area metropolitana milanese), in vista dell’incontro che il prossimo 24 marzo lo avrebbe dovuto vedere incrociare i guantoni contro il belga Cedric Spera.

Un match d’esordio per lui nella categoria dei mediomassimi – dopo una carriera intera nei supermedi – che King Toretto stava preparando al meglio come sempre. Sembrava tutto come al solito, ma finita la sessione sul ring, Scardina è tornato in spogliatoio e lì si è sentito male. Prima un dolore all’orecchio, poi ad una gamba, infine ha perso i sensi. A quel punto è stato trasportato di corsa alla clinica Humanitas di Rozzano, dove è stato operato d’urgenza alla testa, in conseguenza di un’emorragia cerebrale.

L’intervento è riuscito, è stato asportato tutto il sangue e adesso si tratta solo di aspettare per capire se ci siano stati danni al cervello e in che misura.

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