Cristiano Ronaldo si fa il segno della croce ma in Arabia Saudita è vietato
Dopo aver segnato il rigore decisivo che ha permesso all’Al Nassr di andare in finale della Champions League araba, Cristiano Ronaldo ha esultando facendosi il segno della croce e poi il classico saltello vicino alla bandierina: nulla di strano se non fosse che in Arabia Saudita le esternazioni cristiane in pubblico sono vietate.
I non musulmani, infatti, non possono pregare in pubblico né promuovere la propria religione o mostrare oggetti legati al culto, come libri o altri simboli. Chi contravviene può essere accusato di proselitismo religioso rischiando addirittura l’arresto.
Non a caso, l’esultanza di Cr7 è diventata subito virale sui social con numerosi utenti ai quali non è sfuggito il gesti del campione.
Ma cosa rischia realmente il fuoriclasse portoghese? Probabilmente, anzi quasi sicuramente, nulla. Cristiano Ronaldo, infatti, è sbarcato in Arabia Saudita firmando un contratto pluriennale che gli frutterà circa 500 milioni di dollari.
Amazing!
Cristiano Ronaldo making the Sign of the Cross after scoring a goal in Muslim Saudi Arabia, where public expression of Christian faith is prohibited. pic.twitter.com/8Ch7AWUAFU
— Sachin Jose (@Sachinettiyil) August 9, 2023
L’acquisto dell’ex giocatore della Juventus è servito per accrescere la visibilità del campionato arabo: non a caso, dopo Cr7, sono sbarcati in Arabia Saudita diversi campioni tra cui Benzema, Kanté, Brozovic, Milinkovic-Savic, Firmino e Manè.
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