Crisi Catalogna, la destra attacca Guardiola
Le parole di Pep Guardiola sulla piattaforma indipendentista “Tsunami Democratic” a seguito della condanna dei 12 dirigenti politici al carcere per aver partecipato agli eventi pro indipendenza della Catalogna di due anni fa non sono passate inosservate.
Durante la giornata di oggi, 15 ottobre, l’allenatore del Manchester City è stato duramente attaccato da Ines Arrimadas, numero due e portavoce in Parlamento del partito di destra spagnolo Ciudadanos. “Ammiravo il Guardiola giocatore e allenatore però devo condannare le sue menzogne come “politico””, ha scritto su Twitter il politico.
“Molto coraggioso nel calunniare la Spagna, però nemmeno una parola sul Qatar, dove si arricchiva – ha aggiunto -. Nella nostra democrazia trova posto qualsiasi ideologia, non infrangere le leggi. Non si tratta di dissidenza, ma di sedizione”.
Il Barcellona annulla tutti gli eventi
Intanto il Barcellona, il club di calcio più importante della Catalogna, ha deciso di cancellare tutti gli atti previsti durante questa settimana a causa della crisi politica e sociale che si sta vivendo nella regione in queste ore. Inaugurazione di un nuovo negozio, presentazione della cantera e celebrazione dei 40 anni della Masia. Tutto rimandato.
Ad oggi sembra invece certo che il Barca a fine novembre giocherà a Madrid contro l’Atletico Madrid con la quarta maglia, quella disegnata ad immagine della Senyera, la bandiera simbolo dell’indipendenza. Non una scelta casuale.