Credo in Dio e in Bernabé Ferreira: il nuovo libro di Davide Vicari
E’ uscito in tutte le librerie “Credo in Dio e in Bernabé Ferreira” (Vallecchi editore), il nuovo libro di Davide Vicari. Un romanzo sul calcio, forse il solo che parla con dovizia di particolari di tutti i campionati mondiali dal 1930 al 2018. Perché il protagonista ha questa sola, meravigliosa ossessione che lo rinfranca dal grigiore della sua esistenza solitaria e dall’impossibilità di essere normale: è indifferente a sua madre, non ha conosciuto il padre che è morto prima che lui nascesse, non ama la moglie fedifraga, non ama i figli, forse prova qualcosa per la giovane badante. Gli rimane la passione che trasmette come un virus a un suo simile impegnato a difendersi da un altro virus che si sta diffondendo in tutto il mondo, il Covid 19. Cento anni di avvenimenti, sconvolgimenti, immobilismo, un percorso lungo i tempi che cambiano. “I nomi, i personaggi e le situazioni raccontati qui sono di pura fantasia e non hanno riferimenti a persone o fatti reali, a eccezione dei riferimenti ai personaggi storici, alle partite di calcio e ai calciatori – si legge all’inizio del libro -. La frase che dà il titolo al libro fu coniata negli anni Trenta del 1900 dal famoso giornalista Ricardo Lorenzo Rodríguez, in arte Borocotó, uruguayano trapiantato a Buenos Aires, sfegatato tifoso del River Plate”.
Chi è Davide Vicari
Davide Vicari è nato in Italia lo scorso secolo. Laureato in Scienze Politiche e Giurisprudenza, è Patrocinante in Cassazione e davanti alle Giurisdizioni Superiori. Ha pubblicato racconti su quotidiani e riviste. Con il collega Davide Tassinari ha scritto “Anche le società vanno in galera” (Foschi editore). Ha pubblicato il romanzo breve “Il dittongo viene dal Congo” (Foschi editore) utilizzando lo pseudonimo di Leonidas Von Icari. Poi è stata la volta de “Il pallone rosso” (Booksprint edizioni). A seguire “Il drago di dihuk” (Minerva editore Bologna) ambientato nell’Iraq dell’ultimo conflitto e ispirata da un incredibile fatto vero. Infine, “Cittadino modello” (Novecento Editore), ambientato in un prossimo futuro apocalittico, tra Daesh e democrazia.