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Mondiali, polemiche sulla tunica nera fatta indossare a Messi: cos’è il Bisht e cosa rappresenta per il Qatar

Di Giovanni Macchi
Pubblicato il 19 Dic. 2022 alle 10:12 Aggiornato il 19 Dic. 2022 alle 10:23

Le foto iconiche di Messi che solleva la Coppa del Mondo dopo che la sua Argentina ha sconfitto la Francia in finale ai Mondiali in Qatar 2022 mostreranno per sempre un dettaglio che balza immediatamente all’occhio: il capitano della Selecciòn Albiceleste indossa una veste nera sopra la divisa di gara, donatagli dall’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani dopo la consegna della medaglia d’oro, un istante prima che il presidente della Fifa Gianni Infantino affidasse il trofeo nelle mani della Pulce. L’abito in questione è chiamato “Bisht”, si tratta di un mantello tradizionale del golfo Persico che simboleggia prestigio, regalità e ricchezza. A portarlo sono infatti solitamente personalità di rilievo.

I commentatori sono divisi tra chi ritiene si sia trattato di un gesto di rispetto verso Messi – visto che si tratta di un abito indossato anche dai guerrieri dopo le vittorie – e chi invece ci abbia letto la volontà da parte dell’emiro di affermare il suo potere sull’evento, utilizzando il campione argentino come testimonial. L’ex calciatore argentino Pablo Zabaleta che ha commentato così: “Mi chiedo solo, perché? Perché? Non c’era motivo per farlo”. Una leggenda del calcio come Alan Shearer ha aggiunto: “Nemmeno io pensavo che Infantino glielo avrebbe lasciato fare”.

“È un vestito per un’occasione ufficiale e indossato per le celebrazioni”, ha detto a BBC Sport Hassan Al Thawadi, segretario generale del comitato organizzatore del torneo del Qatar. “In questo modo abbiamo voluto celebrare Messi”. Molti avrebbero voluto vedere il fuoriclasse argentino sollevare il trofeo con in bella vista la maglia della sua nazionale, ma la vicenda sembra non aver preoccupato più di tanto da vicino il diretto interessato: Messi si è fatto aiutare, sorridente, a indossare la veste, e sembrava più concentrato sul ricevere la Coppa del Mondo dalle mani di Infantino, il trofeo che ha tanto agognato nella sua lunga carriera e che finalmente è riuscito a regalare a se stesso e a una nazione intera.

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