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Corea del Nord-Corea del Sud, la storica partita a Pyongyan finisce senza reti e senza pubblico

Foto Ansa

Stadio chiuso al pubblico e alla stampa. Niente tv

Di Anton Filippo Ferrari
Pubblicato il 15 Ott. 2019 alle 15:59

Corea del Nord-Corea del Sud, la storica sfida a Pyongyang

Pareggio senza reti, senza tifosi, senza giornalisti e senza tv. La storica partita tra Corea del Nord e Corea del Sud, a Pyongyang, valida per il gruppo H delle qualificazioni asiatiche al Mondiale 2022, è finita 0-0.

Una sfida storica dato che i due Paesi sono ufficialmente ancora in guerra, visto che quello firmato del 1953 a Panmunjom fu solo un armistizio. Per la prima volta le due nazionali si sono sfidate con i 3 punti in palio nella capitale del Nord. L’unico precedente, ma in amichevole, risaliva al 1990. Nelle qualificazioni al Mondiale 2010 si giocò a Shanghai perché i nordisti rifiutarono di suonare l’inno avversario sul proprio territorio.

Come detto la partita è stata giocata senza pubblico e senza giornalisti. Nessuna diretta televisiva di quanto accaduto nello stadio Kim Il-sung, 50mila posti, campo in erba sintetica. Il tutto per ridurre al minimo indispensabile i testimoni di una eventuale, umiliante, sconfitta al cospetto dei “cugini”, le autorità nordcoreane hanno preferito privare i propri tifosi dello spettacolo ed i giocatori del loro sostegno, dopo che già ai sostenitori del Sud era stato vietato oltrepassare il 38esimo parallelo. Ammesso solo il presidente della Fifa, Gianni Infantino.

Molto complicata anche al logistica della trasferta per la Corea del Sud. Per ottenere il visto, i giocatori del Sud hanno dovuto fare scalo in Cina e da lì volare direttamente a Nord.

Come è andata la partita?

In campo Han Kwang-song, attaccante 21enne del Nord che da settembre gioca nell’Under-23 della Juventus. Per il Sud Son Heung-min, punta del Tottenham. Zero gol e quattro ammonizioni (due per parte).

In mancanza di immagini, a raccontare il clima surreale dello stadio sono stati i membri della Federcalcio del Sud presenti nell’impianto di Pyongyang: “Le foto inviate dai nostri membri del nostro staff non mostrano una sola persona nello stadio”, le parole di Park Jae-sung, funzionario della KFA. Chi al Sud vorrà vedere la partita dovrà attendere il rientro della delegazione, alla quale dovrebbe essere stato consentito di prendere una registrazione.

Il 4 giugno 2020 il bis, ma in Corea del Sud. E, presumibilmente, con tifosi e giornalisti al seguito.

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