La Federcalcio cilena ha deciso di fermare i campionati a sei giornate dalla fine per volontà delle autorità politiche e delle forze dell’ordine, a causa degli scontri che da giorni stanno mettendo alle corde il Paese. Ad annunciarlo è stata la Anfp in un comunicato ufficiale.
Alla luce delle violente tensioni che sta vivendo il Paese sudamericano non si disputeranno quindi le partite della Primera Division, della Primera B, della Segunda Division, del campionato femminile di calcio e di quelli giovanili.
Violenti scontri e incidenti si sono verificati nelle ultime ore a Santiago del Cile, durante le proteste che stanno scuotendo il paese dal 18 ottobre. Decine di migliaia di persone hanno partecipato a un corteo in cammino da piazza Italia alla Moneda, la residenza del presidente della Repubblica. Un gruppo di manifestanti ha dato fuoco alla stazione della metro Baquedano, luogo che, secondo quanto denunciano i manifestanti, è diventato una sorta di “centro di tortura” della polizia.