Roland Garros 2018, l’azzurro Marco Cecchinato ha fatto la storia del tennis italiano.
Il tennista azzurro ha battuto (6-3, 7-6, 1-6, 7-6) il campione serbo Nole Djokovic (attuale numero 22 del ranking) nei quarti di finale del Roland Garros 2018 e conquistato così l’accesso alle semifinali del prestigioso torneo francese.
Risultato che proietta il palermitano (virtualmente numero 27 al Mondo) nella storia del nostro tennis: è infatti il primo azzurro a raggiungere la semifinale Slam da 40 anni a questa parte: l’ultimo fu Corrado Barazzutti al Roland Garros del 1978.
Venerdì 8 giugno la semifinale dove Marco affronterà Dominic Thiem.
Il video delle lacrime di commozione di Cecchinato
Chi è Marco Cecchinato
Marco Cecchinato ha conquistato il diritto di giocare i quarti di finale del Roland Garros, prestigiosissimo torneo di Tennis francese. Un’impresa per il ragazzo italiano nato a Palermo il 30 settembre del 1992.
“E’ un sogno che si avvera. Ho lavorato bene in inverno e si sta vedendo. Non so come si può battere Djokovic, ci penserò”, le sue parole a Sky.
Ranking in ascesa per Marco che al momento è 42esimo nel classifica singolare. In carriera ha vinto un torneo ATP a Budapest. Si ispira a Marat Safin “per il modo di stare in campo, per come vinceva”, e al connazionale Andreas Seppi per la professionalità e la dedizione al tennis.
Esordio
Una carriera iniziata nel marzo del 2010 quando disputa il suo primo incontro da professionista nelle qualificazioni del Challenger Città di Caltanissetta.
Nel luglio del 2011 entra per la prima volta nel tabellone principale di un Challenger nel torneo di Orbetello, perdendo al primo turno.
Partecipa per la prima volta alle qualificazioni di un torneo ATP agli Internazionali d’Italia di Roma nel maggio 2012, battendo al primo turno per la prima volta un Top 100, il numero 61 ATP Go Soeda, e perdendo al secondo contro Blaz Kavcic.
Nel maggio 2013 perde dal numero 78 ATP Santiago Giraldo all’ultimo turno di qualificazione agli Internazionali d’Italia. Si qualifica per la prima volta in un main draw di un torneo ATP a Nizza, battendo al turno decisivo Thiemo De Bakker, in quel momento numero 92 delle classifiche mondiali.
Il 20 maggio 2013 perde al primo turno contro il numero 29 ATP Fabio Fognini con il punteggio di 1-6, 6-1, 6-2. Il 21 luglio 2013 vince il torneo Futures a Modena sconfiggendo in finale l’austriaco Dominic Thiem.
L’11 agosto 2013 vince per la prima volta in carriera un torneo Challenger a San Marino battendo in finale Filippo Volandri, risultato che gli consente un balzo di 86 posizioni nella classifica mondiale installandosi al 180esimo posto, suo nuovo best ranking. Il 29 settembre 2013 perde la finale del Challenger di Sibiu contro Jaroslav Pospíšil e chiude il 2013 al 163esimo posto.
La prima volta in uno slam
Nel 2014 partecipa per la prima volta alle qualificazioni in un torneo dello Slam agli Australian Open e viene battuto al primo turno da Rajeev Ram. Nel mese di marzo vince per due settimane consecutive un torneo ITF di Santa Margherita di Pula e nel periodo successivo raggiunge la semifinale nei tornei di Vercelli e Roma del circuito Challenger.
Nel maggio 2014 vince il torneo di pre-qualificazione agli Internazionali d’Italia e riceve una wild card con la quale fa il suo debutto nel main-draw di un Masters 1000, venendo però eliminato al primo turno da Igor Sijsling col punteggio di 7-6 7-5.
In giugno perde la finale della XII Venice Challenge Save Cup a Mestre contro Pablo Cuevas e con la semifinale nel successivo Challenger di Milano si porta al 134esimo posto del ranking.
Dopo qualche alto e basso a fine 2014 si trova 159esimo del ranking.
TOP 100
L’ingresso nella Top 100 arriva nel 2015. Il primo torneo stagionale in cui si qualifica è il Rio Open 2015 e perde al primo turno in tre set contro il numero 32 ATP Jarkko Nieminen.
Stessa sorte al successivo ATP 250 di Buenos Aires, sconfitto da Facundo Bagnis. Viene quindi battuto al primo turno nelle qualificazioni di entrambi i primi Masters stagionali americani.
Il 3 maggio 2015 si aggiudica a Torino il secondo titolo Challenger della carriera battendo in finale in due set il belga Kimmer Coppejans. Perde poi al primo turno nelle qualificazioni a Roma e a fine mese vince i primi due incontri di qualificazione al Roland Garros, ma perde quello decisivo contro Michael Berrer. Poi centra per 5 volte le semifinali di alcuni tornei Challenger e il 20 luglio 2015 entra per la prima volta nei primi cento del mondo arrivando in 99esima posizione.
Nella seconda parte dell’estate tenta senza successo la qualificazione al tabellone principale prima ad Amburgo, poi a Cincinnati per poi partecipare per la prima volta in carriera ad un torneo del Grande Slam agli US Open. A New York affronta l’ex numero 7 del mondo Mardy Fish al rientro in uno Slam dopo tre anni e, nonostante una buona prova, viene eliminato.
Ad ottobre raggiunge la semifinale del Challenger autunnale di Roma, battendo nei quarti lo spagnolo Cervantes e raggiungendo il suo best ranking ATP alla posizione numero 82 del ranking.
La squalifica
Nel luglio 2016 Marco Cecchinato è stato squalificato dal Tribunale Federale della FIT per 18 mesi, e sanzionato con 40.000 euro di multa per presunte scommesse.
La sentenza d’appello, in ottobre, riduce la squalifica a 12 mesi e la sanzione pecuniaria a 20.000 euro. A dicembre l’udienza del Collegio di Garanzia Coni, ultimo grado della giustizia sportiva, decreta l’estinzione del procedimento disciplinare a suo carico accogliendo il ricorso dei suoi legali riguardo a un difetto procedurale. Coni e Fit avrebbero presentato in ritardo la richiesta di squalifica.
Nei mesi immediatamente successivi alla squalifica riesce comunque a partecipare a diversi tornei fra i quali il Città di Como Challenger, dove perde in tre set la finale contro Kenny De Schepper.
Nel 2016, a causa dell’indisponibilità di Fabio Fognini, viene convocato da Barazzutti per la prima volta in carriera per una sfida di Coppa Davis contro la Svizzera e il 6 marzo debutta nella competizione, sebbene a risultato acquisito, battendo Adrien Bossel per 6-3 7-5.
Nei primi mesi dell’anno tenta invano le qualificazioni in alcuni tornei ATP 250 (Chennai, Quito, Buenos Aires) nonché agli Australian Open.
Ci riesce in Brasile: prima nell’ATP 500 di Rio; poi a San Paolo. Al primo turno incontra Fabio Fognini che lo batte al tie-break del secondo set.
A marzo conquista il Futures Italy F5 a Santa Margherita di Pula e vince quindi il titolo di doppio al Challenger di Barletta in coppia con Matteo Donati. A maggio perde la finale del Challenger di Ostrava contro Stefano Travaglia, poi conquista il suo quarto trofeo Challenger a Roma superando in finale lo slovacco Kovalík con un duplice 6-4.
Nella sua quarta finale dell’anno, al Challenger di Todi, viene battuto da Federico Delbonis, risultato che gli consente di riaffacciarsi tra i primi cento del ranking (è 97esimo a metà maggio) dopo oltre un anno, in tempo per entrare di diritto nel tabellone principale di Wimbledon, debuttando così nel torneo.
Dopo un inizio di stagione difficile, disputa alcuni Challenger e vince il suo quinto torneo di categoria a Santiago del Cile. Ottiene buoni risultati anche nei tornei successivi, spingendosi fino in semifinale sia a Marbella sia ad Alicante.
In aprile supera le qualificazioni di Monte Carlo battendo Kukuščkin e Garcia López; al primo turno del tabellone principale coglie la prima vittoria in un Masters 1000 in carriera e la prima dell’anno in un torneo ATP superando per 6-3, 6-2 Damir Džumhur.
Il 29 aprile si aggiudica, da ripescato come lucky loser, il suo primo torneo del circuito maggiore all’ATP 250 di Budapest.
Il risultato gli consente di ottenere il suo miglior ranking, attestandosi in 59esima posizione. Diviene così il primo siciliano a vincere un torneo ATP ed il miglior tennista della regione nella storia del ranking ATP.
Inizialmente destinata a Paolo Lorenzi, costretto al forfait per il persistere di problemi al piede, riceve di nuovo una wild card per gli Internazionali d’Italia e vince per la prima volta un match nel tabellone principale del torneo romano battendo in poco più di due ore lo specialista della terra rossa ed ex top-20 Pablo Cuevas.
Il resto è attualità con Cecchiato che, il 5 giugno, ha battuto nei quarti di finale del Roland Garros l’ex numero uno del Mondo Nole Djokovic e conquistato il diritto di giocare la semifinale Slam. Traguardo che mancava da 40 anni. L’ultimo azzurro fu infatti Corrado Barazzutti nel 1978.
Ora la semifinale in programma venerdì 8 giugno dove Cecchinato, virtualmente da numero 27 del mondo, affronterà Dominic Thiem.