La stracittadina numero 201 della storia vede di fronte due squadre ancora incompiute e in cerca di identità: primo confronto in panchina tra Pirlo e Giampaolo.
Una sfida tra due mondi agli antipodi. Da una parte ci sono trionfi a ripetizione, ingaggi multimilionari e la necessità di dover sempre lottare per gli obiettivi massimi, anche in quello che sembra essere un anno di transizione. Dall’altra c’è l’orgoglio legato a un passato unico, fatto di grandi sofferenze ma anche di vittorie leggendarie che si perdono nel tempo: il ricordo di una squadra imbattibile dal colore granata che nel secondo dopoguerra era la più forte del pianeta, dissolta da un incidente aereo. Juventus-Torino è questo e tanto altro: il Derby della Mole sarà senza dubbio la gara più affascinante della decima giornata di Serie A e andrà in scena all’Allianz Stadium sabato 5 dicembre alle ore 18.
Le due contendenti sono separate in classifica da un solco di 11 punti. Benino la Juventus, quarta a quota 17 e ancora imbattuta, con un ruolino di 4 vittorie (una a tavolino col Napoli) e 5 pareggi. Il voto non può essere massimo perché gli uomini di Pirlo, debuttante quest’anno in panchina, hanno steccato con le provinciali. I pareggi con Benevento, Crotone e Verona evidenziano le lacune di una squadra che ha rivoluzionato il proprio modo di giocare, inserendo tanti volti nuovi in squadra. Arthur, Chiesa, Frabotta e Kulusevski hanno ringiovanito la rosa, ma necessitano dei loro tempi di inserimento. Morata si è inserito accanto a Sua Maestà Cristiano Ronaldo a suon di gol e prestazioni di livello. Manca, per ora, l’apporto di un Dybala fumoso e fuori forma.
Male, invece, un Torino che produce tanto in zona offensiva, riuscendo però nell’impresa di dissipare quasi tutto quello che crea. Granata terzultimi con 6 punti, frutto di un solo successo, 3 pareggi e ben 5 sconfitte. Capitan Belotti cerca di non far affondare la nave a suon di reti (7 sulle 16 complessive della squadra), ma Sirigu finora ha raccolto dalla propria porta ben 22 palloni: una cifra che condanna gli uomini di un Giampaolo sulla graticola all’umiliazione della peggior difesa di tutto il torneo. La squadra ha buoni valori, ma evidenti problemi di tenuta psico-fisica, assieme a qualche equivoco tattico: non si spiegano altrimenti le situazioni di vantaggio regolarmente dissipate contro Cagliari, Sassuolo, Lazio e Inter. Tanti punti gettati al vento che, in ottica futura, potrebbero pesare.
La Juve arriva al derby sulle ali del 3-0 rifilato alla morbida Dinamo Kiev in Champions League: una vittoria siglata da Chiesa, Ronaldo e Morata. Proprio lo spagnolo, però, non sarà della partita a causa della squalifica di due giornate rimediata dopo l’espulsione di Benevento: fuori causa anche Buffon e Chiellini. Il Toro si aggrappa alla verve di Belotti, alla fantasia del giovane Singo e alla grinta da leader del General Rincón.
Le indicazioni dei bookmaker sono chiare: i bianconeri godono di un vantaggio netto nei pronostici, con statistiche che vedono i granata mai vincenti allo Stadium: 8 vittorie juventine e 2 pareggi dal 2012. Attenzione, però, a quello che è il trend della squadra di Pirlo contro realtà sulla carta sfavorite: a Crotone e Benevento, così come in casa col Verona, c’è stato un dominio sterile, unito a incertezze difensive poi punite dagli avversari. Il Toro affila le armi e cerca un colpaccio proposto a quote molto alte dai migliori siti di scommesse presenti sul mercato italiano: il successo del Torino è bancato addirittura intorno a 7,5 volte la posta, contro la bassissima quota di 1,46 proposta invece per il segno 1. Insomma, tutti i bookmaker, nessuno escluso, hanno già chiaro chi porterà a casa i tre punti in questo attesissimo derby della Mole.
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