Cristiano Ronaldo piange in diretta tv guardando un video sul padre morto
Ronaldo piange durante un’intervista dopo aver visto un filmato del padre che racconta di quanto fosse orgoglioso del suo successo.
Durante un’intervista rilasciata a Good Morning Britain, Piers Morgan ha mostrato alla star della Juventus una clip del padre Jose Dinis Aveiro giorni prima degli Europei del 2004.
Il padre di Ronaldo, ex soldato e alcolizzato, è morto di complicazioni al fegato all’età di 52 anni, perdendosi gran parte del successo del figlio e la nascita dei 4 nipotini.
In lacrime, Ronaldo ha confessato: “Non ho mai visto quel video. Non ho mai visto quel video. Incredibile”.
Durante l’intervista, l’attaccante portoghese ha inoltre rivelato come le recenti accuse di stupro lo abbiano imbarazzato.
“Ero a casa con la mia ragazza e all’improvviso al telegiornale hanno cominciato a parlare di Cristiano Ronaldo quello, Cristiano Ronaldo questo”.
“Ho sentito che i bambini scendevano le scale e ho cambiato canale perché ero imbarazzato, mi sentivo imbarazzato”.
La modella americana Kathryn Mayorga afferma che la star calcistica l’avrebbe violentata in un hotel di Las Vegas nel 2009, ma Ronaldo nega qualsiasi accusa.
Le forze dell’ordine di Las Vegas hanno già comunicato che non vi sono abbastanza indizi per sporgere accuse contro Ronaldo.
Mayorga vuole andare avanti con una causa civile, ma gli avvocati di Ronaldo non hanno intenzione di proseguire, affermando che la presunta accusa era stata messa a tacere con un’ingente somma di denaro e un accordo di riservatezza nel 2010.
Tornando all’intervista, il calciatore ha dichiarato: “Pensavo che l’intervista fosse divertente, non mi aspettavo di piangere. Ma non avevo mai visto queste foto. Non so da dove… devo poter avere queste immagini per mostrarle alla mia famiglia”.
“Non conoscevo mio padre al 100 per cento. Lui era un alcolizzato. Non gli ho mai parlato davvero, in una conversazione normale. Era dura”.
Ronaldo aveva solo 20 anni quando il padre è morto.
Il calciatore ha spiegato come la dipendenza del padre fosse in parte dovuta ai traumi riportati come soldato in Mozambico e Angola.
“Ero il numero uno ma lui non ha visto niente, nessun premio, non ha visto la persona che sono diventato”.
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