Celtic-Lazio, Ryan Christie: “Se ci sono buu razzisti lascio il campo”
Si avvicina sempre di più il momento di Celtic-Lazio, sfida valida per la terza giornata del girone E di Europa League 2019-2020. E alla vigilia della sfida, che si preannuncia già decisiva per stabilire quale delle due formazioni avrà più possibilità di qualificarsi ai sedicesimi di finale, uno dei temi che tiene banco maggiormente è quello dei buu razzisti provenienti dagli spalti.
Nel corso della consueta conferenza stampa prima del match, è intervenuto sull’argomento anche Ryan Christie, centrocampista scozzese considerato una delle stelle del Celtic. Il calciatore ha commentato la notizia secondo cui domani, a Glasgow, sono attesi circa 1500 tifosi della Lazio.
“Ne abbiamo parlato tra noi – ha dichiarato Christie – ma è l’Uefa che dovrebbe intervenire. Però se per dare un segnale dovrò abbandonare il campo, sì, lo farò”. Il Celtic, dunque, considera anche l’idea di interrompere la partita se dovessero arrivati cori razzisti dagli spalti.
I tifosi della Lazio, del resto, si sono resi protagonisti di gesti del genere durante la seconda partita dei gironi di Europa League di quest’anno, quella contro il Rennes. A causa dei buu razzisti di alcuni tifosi, infatti, l’Uefa ha deciso di chiudere la Curva Nord dello stadio Olimpico per il ritorno della sfida tra Lazio e Celtic, in programma a Roma il prossimo 7 novembre.
Sul tema razzismo negli stadi è intervenuto, nel corso della stessa conferenza prima di Celtic-Lazio, anche l’allenatore dei Bhoys, Neil Lennon: “Spero che domani sia la celebrazione del calcio, tra due grandi squadre. C’è sempre una minoranza di tifosi che vuole rovinare tutto, ma voglio pensare alla partita e mi aspetto un’atmosfera fantastica. Il problema del razzismo non c’è solo in Italia, come abbiamo visto è anche altrove. Vedi l’Europa dell’Est”.