Qualche anno fa, la Serie A – in un’epoca relativamente recente in cui non c’era ancora stato il boom di finali europee e di riammodernamenti tattici come nelle ultimissime stagioni – aveva avuto l’opportunità di ospitare un giocatore molto interessante, dal talento cristallino e dal passo felpato, che sembrava avere tutte le qualità principali per sfondare. Parliamo di Dennis Praet, calciatore belga che aveva scelto il campionato italiano per consacrarsi e diventare grande.
Purtroppo, il suo progetto non è andato come sperava. Il belga sembra infatti essersi perso un po’ in un senso di mediocrità e, nonostante la promozione in Premier League con il Leicester ottenuta alla fine di questa Championship, Praet pare ancora alla ricerca di un equilibrio che possa riavvicinarlo al calcio che conta.
Che tipo di giocatore è Dennis Praet
Centrocampista offensivo molto bravo a trovare la posizione tra le linee, come tantissimi altri grandi giocatori Praet si è distinto in carriera non solo per la tecnica ma anche per la capacità di calciare bene con entrambi i piedi. Praet sembra un trequartista uscito fuori dagli anni ’90: non eccessivamente veloce o fisico ma bravissimo nel posizionamento e nell’assistenza verso i compagni. Molto meno, purtroppo, nella finalizzazione.
Capace di poter giocare anche come ala o centrale di centrocampo, Praet rappresenta quindi un centrocampista con una qualità indiscussa, anche se con caratteristiche forse sempre più lontane dal calcio attuale.
Le esperienze in Serie A
Con il Leicester, club detentore del suo cartellino ormai dal 2019, in quest’annata ha giocato appena 20 partite, segnando soltanto un gol e fornendo un assist. A 30 anni oramai raggiunti, il belga sta cercando di comprendere quali possano essere gli step migliori per il suo futuro. In tal senso, si parla anche un potenziale ritorno in Serie A, campionato nel quale Praet ha già militato, in due diverse realtà.
Nel 2016, infatti, la Sampdoria lo prelevò per circa dieci milioni di euro dall’Anderlecht. Le aspettative erano abbastanza alte per il primo belga della storia a vestire la maglia dei blucerchiati. Nel complesso, però, il suo apporto fu buono ma non fenomenale: in 106 gare con la Sampdoria, arrivarono quattro gol e sei assist. Numeri piuttosto normali per un giocatore che, all’epoca, era anche nel giro della Nazionale.
Dopo la cessione al Leicester, nella stagione 2021/2022 Praet torna in Italia per giocare, in prestito, al Torino. La speranza era che, grazie al suo talento, i granata potessero finalmente ritrovare i palcoscenici europei, dato che secondo le quote serie a erano considerati tra le squadre papabili per l’ingresso in Europa. Juric puntava sulla sua fantasia per rinvigorire la trequarti dei granata ma, tra infortuni e la solita discontinuità, il belga non è riuscito mai davvero a incidere e ha chiuso la stagione con 24 presenze, due gol e due assist.
A chi può tornare utile?
Di recente, lo stesso giocatore ha spiegato di voler lasciare il Leicester per trovare più spazio sul terreno di gioco. E le sirene della Serie A hanno iniziato di nuovo a farsi sentire. Ancora più nello specifico, proprio il Torino sembra voler puntare nuovamente sul giocatore. Lo stesso Praet, in una recente intervista, ha ammesso come il club granata lo avesse cercato nuovamente nel mercato di gennaio, senza però che il Leicester lo facesse partire.
Il Torino potrebbe essere un’ottima soluzione di rilancio per Praet, che non solo conosce già l’ambiente avendo vestito – come detto – in precedenza la maglia granata ma addirittura rappresenterebbe un acquisto a costo zero, dato che andrà via dal club inglese in scadenza. In attesa dell’ufficialità del nuovo allenatore, Praet resta dunque un obiettivo concreto del Torino per la sessione estiva di mercato. Anche perché il giocatore ha spesso ribadito via media la sua volontà di tornare in Italia, superiore persino a quella di un ritorno in patria.
Difficile poter assistere ormai a un’esplosione sportiva definitiva di questo ragazzo ma certamente Praet può dare ancora qualcosa di buono al calcio italiano ed essere incisivo, eventualmente, per le partite della prossima stagione. Non resta che attendere i prossimi sviluppi per capire se tornerà a indossare la casacca granata o se per lui si apriranno nuove porte.
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