È di una ragazza di 14 anni, Great Nnachi, il record italiano di salto con l’asta.
La giovane, già considerata una vera e propria star dell’atletica, è nata in Italia da padre e madre nigeriani ed ha infatti superato con il suo salto i 3.70 metri, battendo con tale risultato il precedente record per quanto riguarda questa categoria.
Il problema però – come riportato da Repubblica – è che lo straordinario risultato non le può essere riconosciuto: essendo straniera, in sostanza, non può essere omologato.
Great è nata a Torino, per la precisione nell’ospedale Regina Margherita del capoluogo piemontese, si allena al Cus di Torino da quattro anni ed è italiana in tutto e per tutto, tranne che per la legge: la cittadinanza, infatti, le sarà concessa al compimento del 18esimo anno a seguito di sua richiesta.
Al Cus Torino la ragazza ha migliorato le sue performance sportive con uno dei più quotati personal trainer italiani, Luciano Gemello, il quale l’ha portata a raggiungere il suddetto record. “Alleno da 40 anni e posso dire che Great ha le caratteristiche mentali e fisiche non del bravo atleta, ma del campione. Ha una marcia in più. È incredibile e anacronistico che il suo record non possa considerarsi italiano. Lei è italiana anche se non ha ancora compiuto 18 anni”, ha detto Gemello parlando della sua campionessa, sua come di tutti noi.
Quello della Nnachi, per altro, non è nemmeno il primo caso di questo tipo: anche ad altri giovani atleti di origini straniere che hanno portato a casa (la nostra) eccellenti risultati è toccata la stessa sorte. Prima al tuffatore Eduard Cristian Timbretti Gugiu, 16 anni, nato a Cuneo ma con origini rumene, e poi ad Alessandra Ilic, veneta di origini serbe e star del taekwondo.
“Ormai siamo abituati a storie così, la politica si allinei con la società. Lo sport, che da sempre include, da solo non ce la fa”, sono le parole del presidente di Cus Torino Riccardo D’Elicio.
Nel frattempo anche La Fidal – Federazione italiana atletica leggera – ha precisato : “La questione se sia record italiano o meno è controversa, tant’è che il 24 maggio prossimo il consiglio federale della Fidal avrà all’ordine del giorno proprio l’interpretazione della norma dello Ius soli sportivo: il record registrato da un atleta “equiparato” è record italiano o no?”.
Great Nnachi, come tante altre talentuose ragazze, questo record se lo è sudato e guadagnato con tanta passione e tanto allenamento. La giovane ragazza non ha avuto una vita semplice: quando aveva solo cinque anni ha dovuto fare i conti con la morte del padre e dare una mano alla mamma per crescere anche il suo fratellino, di nome Mega.
Great ora frequenta il primo anno del Liceo Primo Levi. A descriverla il suo allenatore, Luciano Gemello: “L’ho scoperta grazie al suo insegnante di ginnastica Cosimo Rapallo, che è il direttore del settore giovanile del Cus Torino. Quando l’ho vista la prima volta, tre anni fa, era scoordinata, ma il talento era palese: io ho allenato gente fortissima, ma Great ha qualcosa in più. Tecnicamente è ancora all’inizio ma è una ragazza che ha le potenzialità per diventare un fenomeno; e per le qualità morali che ha si meriterebbe di vincere un’Olimpiade“.
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