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Chi è Arianna Rapaccioni, la moglie di Sinisa Mihajlovic morto oggi all’età di 53 anni

Di Marco Nepi
Pubblicato il 16 Dic. 2022 alle 15:46 Aggiornato il 16 Dic. 2022 alle 15:57

Chi è Arianna Rapaccioni, la moglie di Sinisa Mihajlovic morto oggi a 53 anni

Chi è la moglie di Sinisa Mihajlovic, morto oggi – 16 dicembre 2022 – all’età di 53 anni? Si tratta di Arianna Rapaccioni, conosciuta dal grande pubblico, perché è stata un’importante soubrette. Volto noto del piccolo schermo, soprattutto negli anni Novanta, ha partecipato a numerose trasmissioni di successo tra cui Luna Park condotta da Fabrizio Frizzi. Ecco biografia, carriera, età, lavoro e curiosità sulla moglie di Mihajlovic.

Non conosciamo con esattezza la sua data di nascita, e quindi l’età di Arianna Rapaccioni. Nata a Roma, già a 20 anni lavorava in televisione come soubrette, in particolare l’abbiamo vista nel cast di Luna Park, trasmissione cult degli anni ’90 condotta dal mitico Fabrizio Frizzi. Ha fatto anche varie comparsate in diverse trasmissioni tra cui Quelli che il calcio.

L’incontro tra l’ex soubrette e Sinisa Mihajlovic è avvenuto nel 1995, quando il  serbo era un giocatore della Sampdoria. Dopo una partita all’Olimpico, lui la vide per la prima volta in un ristorante del Gianicolo e fu subito amore. “Io pensavo che non mi sarei mai sposato e invece appena l’ho vista è la prima cosa che ho pensato e a quanto sarebbero stati belli i nostri figli“, ha raccontato a Verissimo l’allenatore. Il loro matrimonio è avvenuto (con rito ortodosso) nel 2005. Sinisa e Arianna Rapaccioni hanno cinque figli: Viktorija, Virginia, Miroslav, Dushan e Nicholas. Le figlie più grandi (Viktorija e Virginia) hanno preso parte all’edizione del 2019 dell’Isola dei Famosi.

La moglie di Sinisa Mihajlovic è stata molto vicino all’ex allenatore del Bologna quando nel 2019 ha scoperto di avere una grave malattia, la leucemia. “Ha dormito su una sedia ogni notte per stare vicina a me”, ha confessato l’ex calciatore a Silvia Toffanin. “Abbiamo voluto mostrarci positivi l’uno per l’altro, a costo di far finta di niente”, ha rivelato la donna nel corso della stessa intervista.

Stessa vicinanza anche nel momento della ricaduta annunciata lo scorso marzo. “Dalle ultime analisi che ho svolto ci sono campanelli d’allarme e potrebbe presentarsi il rischio di una ricomparsa – disse Sinisa Mihajlovic -. Per evitare che questo accada dovrò fare un percorso terapeutico che possa eliminare sul nascere l’ipotesi negativa. Questa volta non entrerò in scivolata come due anni fa, ma giocherò d’anticipo per non farlo partire. Si vede che questa malattia è molto coraggiosa per avere ancora voglia di tornare ad affrontare un avversario come come, ma io sono qua: se non le è bastata la prima lezione, io sono qui pronto a dargliene una seconda”.

Il comunicato

A dare la notizia della morte di Sinisa Mihajlovic è stata la famiglia con una breve nota: “La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic. Uomo unico, professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessndro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato”.

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